'NDRANGHETA:
EMISSARI DI OPPEDISANO LAMENTAVANO RITROVAMENTO MICROSPIE Reggio Calabria, 16 lug. -
(Adnkronos) - ''Mi diceva compare Mico che ci sono un poco di problemucci in
genere, per il fatto che gli hanno trovato un poco di microspie…''. Sarebbero i
due emissari del capo crimine Domenico Oppedisano a lamentarsi per conto
dell'interessato delle cimici istallate dai carabinieri. Giuseppe Gagliardi e
Salvatore Chindamo erano nel salotto di Giuseppe Pelle a Bovalino quando ne
parlavano. Ancora una conferma, secondo gli inquirenti, del ruolo di primo
piano di Pelle, come gia' dimostrato nell'indagine 'Crimine' e nelle precedenti
operazioni 'Reale'. L'episodio viene riportato anche nell'indagine 'Reale 5'
che questa mattina ha portato all'arresto di 26 persone per avere favorito la
latitanza del boss Antonio Pelle 'Gambazza'.
'NDRANGHETA:
ARRESTI; AUTO PELLE PULITE MICROSPIE DA TECNICI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 16 LUG - Gli
affiliati della cosca Pelle di San Luca erano ossessionati dalla paura di
essere intercettati, fino a sembrare paranoici (come li definiscono i
carabinieri), al punto che avevano selezionato sulla base dell'affidabilita'
dal punto di vista personale e della capacita' professionale, e assoldato
alcuni tecnici che provvedevano a bonificare periodicamente i mezzi e le loro
abitazioni. E' quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Ros e
del comando provinciale di Reggio Calabria che stamani hanno portato all'arresto di 26 persone.
Ogni esponente del clan aveva maturato una tecnica tutta propria alla quale
faceva ricorso ogni volta si trovava in auto o, comunque, in un ambiente
chiuso: dialogare a voce molto bassa, inquinare le voci alzando il volume della
radio o della televisione o, addirittura, non parlare. Tutti, inoltre, erano
attenti a cogliere anche il piu' piccolo malfunzionamento elettrico, rumori o
fruscii nelle loro vetture, che potesse indicare la presenza di una microspia.
'NDRANGHETA:
RAPPRESENTANTI COSCHE ERANO ASSIDUI A CASA PELLE Reggio Calabria, 16 lug. -
(Adnkronos) - E' ancora una volta la casa di Giuseppe Pelle a Bovalino il punto
fondamentale per l'indagine'Reale 5' che ha portato all'arresto di 26 persone
accusate di essere i fiancheggiatori del boss Antonio Pelle. Quell'abitazione,
sostengono investigatori e inquirenti, e' ''crocevia di vari 'ndranghetisti che
li' si recavano per rappresentare vicende e questioni che interessavano tutti e
tre i mandamenti della 'ndrangheta''. I rappresentanti delle cosche del
versante jonico si recavano assiduamente a casa di Giuseppe Pelle per
affrontare i dissidi interni ai ''locali'' di 'ndrangheta di loro appartenenza
e, al contempo, ribadire il loro incondizionato ''rispetto'' nei confronti
della potente cosca di San Luca: ''Noi siamo stati sempre una famiglia… a
compare Antonio e a tutta la famiglia, ad uno per uno… dal piu' piccolo al piu'
grande… mi sono sentito che siamo un'unica famiglia''. Similmente, anche i
portavoce dell'allora capo crimine Domenico Oppedisano facevano la spola dalla
Piana di Gioia Tauro a Bovalino per chiedere favori ai Pelle ovvero per
aggiornarli di criticita' che investivano il mandamento Metropolitano (''hanno
trovato due microspie a due persone di Reggio, dentro la macchina'') piuttosto
che la 'ndrangheta nella sua interezza: ''hanno fatto nomi, i nomi… di tutte le
persone… praticamente del responsabile provinciale… ci hanno consumato con
un'associazione!... un'associazione di 'ndrangheta!''.
'NDRANGHETA:
ARRESTI; BOSS, 'HANNO FATTO I NOMI DI TUTTI' PELLE PARLA CON EMISSARI CAPO
CRIMINE DOPO SCOPERTA MICROSPIE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 16 LUG - ''Hanno
fatto nomi, i nomi .. di tutte le persone .. praticamente del responsabile
provinciale. Ci hanno consumato con un'associazione. Un'associazione di
'ndrangheta''. A parlare cosi' e' il boss Giuseppe Pelle, di 52 anni, nella sua
abitazione di Bovalino con due emissari delle cosche della fascia tirrenica che
vanno a trovarlo per manifestare la preoccupazione di quello che sarebbe stato
poi individuato come il capo crimine Domenico Oppedisano dopo il ritrovamento
di due microspie nell'auto di due affiliati di Reggio Calabria. L'intercettazione
e' antecedente all'operazione Crimine che nel luglio del 2010 porto' a oltre
300 arresti tra la Calabria e la Lombardia ed e' agli atti dell'inchiesta della
Dda di Reggio Calabria Crimine 5 conclusa stamani dall'operazione condotta dai
carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio con l'arresto di 26
persone. Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di
associazione mafiosa, favoreggiamento aggravato dalle modalita' mafiose e
inosservanza della pena per la rete di copertura offerta alla latitanza del
boss Antonio Pelle detto ''gambazza'', arrestato dal Ros nel giugno del 2009
dopo 9 anni di latitanza e morto nel novembre successivo per sue precarie
condizioni di salute quando aveva 77 anni. Dalle indagini e' emerso che Antonio
Pelle aveva goduto di una serie di appoggi. Dalle intercettazioni e' emerso che
dopo un periodo trascorso nei bunker di Contrada Ricciolio, il vecchio boss era
stato ospitato a Careri, successivamente si era spostato a Natile Vecchio di Careri,
per poi essere trasferito in provincia di Cuneo. Infine, dal dicembre 2008 fino
ad aprile/maggio 2009, Pelle aveva trascorso la latitanza a Santo Stefano
d'Aspromonte.
'NDRANGHETA:
OPERAZIONE "REALE 5", GLI ARRESTATI (AGI) - Reggio Calabria, 16 lug. - Gli
arrestati dell'operazione "Reale 5" sono: Francesco Albanesi, 38enne,
nato a Benestare, Vincenzo Brognano 37enne nato a Bovalino, Domenico Carbone
26enne nato a Locri, Giuseppe Carbone 56enne nato a San Luca, Sebastiano
Carbone 24enne nato a Locri gia' detenuto, Salvatore Chindamo 46enne nato a
Giffone, Giuseppe Codispoti 57enne nato a Locri, Roberto Crisafi 27enne nato a
Locri, Giuseppe Gagliardi 33enne nato a Polistena, Sebastiano Giampaolo 64enne
nato a San Luca e residente a Bagnolo Piemonte (CN), Vincenzo Giampaolo 37enne
nato a Torino e residente a Bagnolo Piemonte (CN). Giasone Italiano
43enne nato a Delianuova gia' detenuto, Domenico Larizza 61enne nato a Palizzi,
Aldo Domenico Marvelli 57enne nato a Careri, Giuseppe Marvelli 59enne nato a Careri
gia' detenuto, Antonio Pelle 26enne nato a Messina gia' detenuto, Antonio Pelle
25enne nato a Locri gia' detenuto, Domenico Pelle 37enne nato a Locri gia'
detenuto, Giuseppe Pelle 52enne nato a San Luca gia' detenuto, Sebastiano Pelle
41enne nato a San Luca gia' detenuto, Sebastiano Pizzata 24enne nato a San Luca
gia' detenuto, Antonio Pizzimenti 39enne nato a Reggio Calabria, Pietro Scopelliti
52enne nato a Santo Stefano in Aspromonte, Virginio Scopelliti, 22enne nato a
Reggio Calabria. Ai domiciliari, invece, Ines Cuscuna' 36enne
nata a Locri e Giuseppa Giampaolo 76enne nata a San Luca. Quest'ultima e' la
moglie del defunto boss Antonio Pelle "Gambazza".
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