FARE MEMORIA,
A REGGIO CALABRIA, DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO:
RINNOVIAMO
L'IMPEGNO DI MAGISTRATI E SOCIETA' CIVILE PER LA LIBERAZIONE DALLA
'NDRANGHETA.
"La lotta
alla mafia non doveva
essere soltanto una
distaccata opera di
repressione, ma un movimento
culturale e morale,
anche religioso, che coinvolgesse
tutti, che tutti abituasse
a sentire la bellezza
del fresco profumo
della libertà che
si oppone al puzzo del compromesso morale,
dell’indifferenza, della contiguità,
e quindi della
complicità.
Ricordo
la felicità di
Falcone, quando in
un breve periodo
d’entusiasmo, conseguente ai dirompenti
successi originati dalle
dichiarazioni di Buscetta,
mi disse: la gente
fa il tifo per
noi. E con
ciò non intendeva
riferirsi soltanto al
conforto che l’appoggio
morale della popolazione
dà al lavoro
del giudice. Significava
soprattutto che il nostro
lavoro stava anche
sommovendo le coscienze,
rompendo i sentimenti
di accettazione della
convivenza con la
mafia, che costituiscono la sua vera
forza."(Paolo Borsellino, Palermo, 23 giugno 1992, Chiesa
di San Domenico)
Queste parole di Paolo Borsellino
pronunciate davanti a 30.000 giovani, dopo venti anni sono sempre attuali;
possono, anzi devono essere ancora
monito per noi per capire l'urgenza di ri-svegliare la nostra coscienza per
ri-appropriarci della nostra terra e del nostro futuro.
Una data- anniversario non è solo
occasione per fare memoria e per far rivivere coloro che hanno sacrificato la
loro vita, ma per dire in modo fermo la nostra scelta di ri-esistere e di non
perdere la speranza di vivere lottando per la giustizia e realizzando ed
esigendo comportamenti alla luce del sole,
contro chi pensa di schiacciare l'umanità sotto il giogo della violenza, della
prevaricazione, della negazione dei diritti fondamentali. E il nostro camminare
a testa alta non è per affermare un diritto da forti, ma per dare voce e
senso a chi soffre ed è preda della
paura, testimoniando che essere persone
libere è possibile anche alla gentegente:
"occorre compiere - dice Giovanni Falcone - fino in fondo il proprio
dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché
è in ciò che sta l'essenza della dignità umana"
Rifletteremo
insieme al Procuratore aggiunto della DDA, dr. Michele Prestipino giovedì 19
luglio 2012 alle ore 20,30 presso il cortile della chiesa degli Ottimati di
Reggio Calabria. (ingresso
dal portoncino accanto alla chiesa)
Il movimento ReggioNonTace
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