Visita il nuovo sito Italia Inchieste

E' ONLINE IL NOSTRO NUOVO SITO ITALIA INCHIESTE (http://italiainchieste.it/) CON PIU' NOTIZIE, PIU' SPAZIO PER I LETTORI, PIU' INTERATTIVITA', VIDEO E NOVITA'... VI ASPETTIAMO!!!

mercoledì 18 luglio 2012

Reggio Cal.: SEL, campagna nazionale per il reddito minimo garantito, domani dalle 18.30 si può firmare in Piazza San Giorgio al Corso



E’ partita una grande campagna nazionale con una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del reddito minimo garantito. Un passaggio fondamentale che sceglie il terreno della precarietà esistenziale come nodo decisivo della crisi occidentale e della società italiana; è necessario porre al centro il contrasto alla marginalità e rivolgere un'attenzione forte a come garantire la dignità della persona e favorire la cittadinanza attraverso l'inclusione sociale. In una condizione di tragedia economica come quella attuale, con i livelli di precarizzazione selvaggia e di disoccupazione di massa, soprattutto dei più giovani, il reddito può essere una risposta, una possibilità di scelta, di rivendicazione di autonomia e futuro. Con il reddito minimo scegliamo un punto di vista, quello di chi è maggiormente escluso, a partire dalla condizione di genere e generazionale. Un lavoratore soggetto alla discontinuità e all’incertezza del reddito è innanzi tutto un lavoratore fortemente ricattabile, costretto ad accettare qualunque occasione, anche la più degradante e mal retribuita. Cresce e prolifera senza limiti il lavoro nero e irregolare, si innescano più facilmente sistemi clientelari, meccanismi di voto di scambio e facili scorciatoie con le quali la cattiva politica costruisce consenso facile. La flessibilità diventa occasione per disporre di manodopera a basso costo e priva di coperture sindacali. Precarietà vuol dire anche questo: sottomissione a rapporti sfavorevoli perché non si ha la possibilità di rifiutare nulla, poiché nulla è garantito. Nel 2004 la povertà relativa ha colpito circa 7 milioni 588 mila persone. Siamo tra i pochissimi Paesi europei a non avere alcuna forma di tutela di ultima istanza. Siamo persino inadempienti rispetto all'articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Il reddito minimo è un argine contro il lavoro nero, il lavoro sottopagato, lo sfruttamento e la negazione delle professionalità, delle competenze e della formazione acquisita. Significa non accettare di vendersi sul mercato del lavoro alle peggiori condizioni possibili. Da argine può diventare un paradigma. Per questo il disegno di legge per il quale raccoglieremo le firme propone tre deleghe al governo sul riordino della spesa assistenziale, gli ammortizzatori sociali e l'istituzione del salario minimo garantito. Il reddito minimo può essere un grimaldello con cui ridisegnare le politiche attive del lavoro, i processi formativi e la generalizzazione del welfare. Per tutti questi motivi, come Federazione provinciale di Sinistra Ecologia Libertà, partiamo da subito con la raccolta di migliaia di firme, in tutti i territori della provincia, (domani, mercoledi 18, dalle ore 18.30, saremo in Piazza San Giorgio al Corso) ricercando sinergie e collaborazioni con tutti coloro che vorranno condividere lo spirito di questa importante proposta, per restituire dignità e speranza a tutte le cittadine e tutti i cittadini calabresi. 

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi commentare questa notizia.