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martedì 24 luglio 2012

SEL: Laura Cirella “Per Riace impegni concreti da parte del governo centrale”

Oggi è il settimo giorno di sciopero della fame dei sindaci di Riace, Domenico Lucano, ed Acquaformosa, Giovanni Manoccio, e dell’operatore sociale Giovanni Maiolo, che protestano per i ritardi della Protezione Civile regionale nell’erogazione dei fondi per i progetti di accoglienza ”Emergenza Nord Africa”.
Il presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, ha espresso la sua preoccupazione per la vicenda e la sua vicinanza ai rappresentanti delle Istituzioni che con questo gesto estremo hanno inteso portare all'attenzione della pubblica opinione una situazione non più sostenibile.
Nei giorni scorsi, il componente del coordinamento provinciale Nino Mallamaci, in rappresentanza del partito provinciale nel suo insieme, si è recato a Riace per manifestare a Mimmo Lucano solidarietà e condivisione.
Ma al di la delle parole, purtroppo, i soggetti che stanno fuori dal Governo regionale non possono fare molto, se non richiamare il presidente della Giunta regionale e il sottosegretario con delega alla protezione civile ad una maggiore attenzione per i settori di attività amministrativa la cui azione va ad incidere così drammaticamente sulla vita di persone già provate dalla scelta obbligata di lasciare i Paesi d’origine per sottrarsi alla fame e alla guerra.
In questi giorni, abbiamo ascoltato il presidente della Regione mentre, come è sua abitudine, scaricava la responsabilità della mancata erogazione dei fondi su un giudice della sezione calabrese della Corte dei conti, reo, a suo giudizio, di aver applicato in maniera errata la norma che richiede l’apposizione del visto preventivo sugli atti del commissario delegato per l’emergenza.
Ma senza entrare in tecnicismi giuridici, si può pensare che il sostentamento e la salute di centinaia di persone debbano dipendere da questo genere di problemi? Non c’è, tra la miriade di esperti, dirigenti, incaricati, consulenti, che affollano le stanze del presidente della regione, come prima affollavano quelle del sindaco di Reggio, qualcuno che sia in grado di fare le cose come si deve per evitare di arrivare a questo punto?
Per evitare, cioè, che dei sindaci coraggiosi e altruisti siano costretti a rischiare la propria salute e la propria vita per preservare quelle di uomini e donne e bambini che non hanno la possibilità di sfamarsi?
Raccontava Lucano, qualche giorno fa, che ha preso la decisione dello sciopero quando gli hanno riferito che molti bambini non prendevano il latte da giorni, anche perché gli esercizi commerciali, già stretti nella morsa della crisi e sfiduciati, non possono più accettare la carta moneta stampata a Riace (altro colpo di genio di questo grande Uomo) come anticipazione dei soldi, veri, che la Regione non sta elargendo; ed ha anche aggiunto che non ha alcuna intenzione di fermarsi, se non nel momento in cui si troverà la maniera di scrivere la parola fine a questa vergognosa storia, non con le promesse, ma con atti e fatti concludenti.
E’ importante che da parte del presidente della Regione e del delegato all’emergenza, vengano assunti impegni precisi e comunicate soluzioni adeguate, in grado di garantire agli immigrati, ma anche a Mimmo Lucano, a Giovanni Manoccio e a Giovanni Maiolo, serenità e salute.

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