Per
la prima volta ad una idea di insediamento altamente inquinante e assolutamente
contraddittoria con le determinazioni
che la Regione
Calabria si era date sull’utilizzo di combustibile fossile
per la produzione di energia elettrica, si offre una alternativa valida,
appetibile, concreta. Un risultato che premia anche il lavoro dei Popolari
Liberali calabresi che attraverso il loro coordinatore regionale, on. Giovanni
Nucera, dal suo ruolo di consigliere regionale e Segretario Questore della
massima assemblea elettiva calabrese, apre per la Calabria e per il
comprensorio di Saline-Montebello Ionico una pagina nuova ed importanti prospettive di sviluppo
economico.
Come giovani Popolari liberali nel Pdl
condividiamo totalmente le decisioni del Consiglio regionale della
Calabria che nella sua ultima seduta ha ribadito il proprio no alla
realizzazione della centrale a carbone a Saline Ioniche.
Apprezziamo
e ammiriamo la proposta di una risposta istituzionale che metta al
centro le esigenze e le opportunità naturali di un territorio a forte vocazione
turistica e dalle grandi potenzialità economico produttive.
Saline
e l’intero comprensorio del basso ionio reggino meritano ben altro, dopo le
illusioni di una industrializzazione che ha lasciato solo macerie e una
archeologia industriale che rappresenta un’offesa per il nostro Paese e per le
popolazioni locali.
Ma
la cosa più importante – è stato confermato nel corso di una assemblea dei
Giovani Popolari e Liberali della Provincia di Reggio – è l’aver contrastato,
con atti amministrativi e di carattere giurisdizionale, l’ennesimo tentativo di
fare della Calabria la pattumiera del Paese, in termini di insediamenti inquinanti
e altamente pericolosi, ribattendo con dignità istituzionale e politica al
vergognoso ricatto di nuovi posti di lavoro promessi come contropartita
miserevole ad una popolazione che paga
da tempo sulla propria un dramma sociale così pesante.
Il
nostro ruolo – ha ribadito Nicolino D’Ascoli dirigente giovanile del
movimento – sarà ora quello di
verificare e vigilare sul rispetto di queste determinazioni. La Calabria è la nostra
terra di cui noi siamo il futuro – hanno concluso i Giovani Popolari e Liberali
– che hanno deciso di affiancare da oggi in avanti, nelle varie sedi
istituzionali, la rappresentanza politica locale, per difendere uno dei
territori naturalisticamente più suggestivi ed interessanti dell’intera
regione. “Non possiamo accettare che dal livello istituzionale centrale
prosegua una politica delle imposizioni e delle decisioni assunte altrove a
tutto danno dei calabresi e per interessi che non sono quelli della Calabria”.
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