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giovedì 26 luglio 2012

Reggio Cal: Su Saline Ioniche i Giovani Popolari e Liberali plaudono al No alla Centrale a carbone


Per la prima volta ad una idea di insediamento altamente inquinante e assolutamente contraddittoria con  le determinazioni che la Regione Calabria si era date sull’utilizzo di combustibile fossile per la produzione di energia elettrica, si offre una alternativa valida, appetibile, concreta. Un risultato che premia anche il lavoro dei Popolari Liberali calabresi che attraverso il loro coordinatore regionale, on. Giovanni Nucera, dal suo ruolo di consigliere regionale e Segretario Questore della massima assemblea elettiva calabrese, apre per la Calabria e per il comprensorio di Saline-Montebello Ionico una pagina  nuova ed importanti prospettive di sviluppo economico.
Come  giovani Popolari liberali nel Pdl condividiamo  totalmente  le decisioni del Consiglio regionale della Calabria che nella sua ultima seduta ha ribadito il proprio no alla realizzazione della centrale a carbone a Saline Ioniche.
Apprezziamo e ammiriamo  la proposta di  una risposta istituzionale che metta al centro le esigenze e le opportunità naturali di un territorio a forte vocazione turistica e dalle grandi potenzialità economico produttive.
Saline e l’intero comprensorio del basso ionio reggino meritano ben altro, dopo le illusioni di una industrializzazione che ha lasciato solo macerie e una archeologia industriale che rappresenta un’offesa per il nostro Paese e per le popolazioni locali.
Ma la cosa più importante – è stato confermato nel corso di una assemblea dei Giovani Popolari e Liberali della Provincia di Reggio – è l’aver contrastato, con atti amministrativi e di carattere giurisdizionale, l’ennesimo tentativo di fare della Calabria la pattumiera del Paese, in termini di insediamenti inquinanti e altamente pericolosi, ribattendo con dignità istituzionale e politica al vergognoso ricatto di nuovi posti di lavoro promessi come contropartita miserevole ad una popolazione  che paga da tempo sulla propria un dramma sociale così pesante. 
Il nostro ruolo – ha ribadito Nicolino D’Ascoli dirigente giovanile del movimento  – sarà ora quello di verificare e vigilare sul rispetto di queste determinazioni. La Calabria è la nostra terra di cui noi siamo il futuro – hanno concluso i Giovani Popolari e Liberali – che hanno deciso di affiancare da oggi in avanti, nelle varie sedi istituzionali, la rappresentanza politica locale, per difendere uno dei territori naturalisticamente più suggestivi ed interessanti dell’intera regione. “Non possiamo accettare che dal livello istituzionale centrale prosegua una politica delle imposizioni e delle decisioni assunte altrove a tutto danno dei calabresi e per interessi che non sono quelli della Calabria”

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