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martedì 24 luglio 2012

Last News Calabria (ore 10)

CALABRIA: CONSIGLIO REGIONALE ESPRIME 'NO' ALLA CENTRALE A CARBONE DI SALINE JONICHE Reggio Calabria, 24 lug. (Adnkronos) - Il dibattito sulla centrale a carbone in consiglio regionale e' finito a notte fonda, ieri sera. Dopo un acceso dibattito, i consiglieri hanno votato all'unanimita' un documento che ribadisce il no alla realizzazione dell'impianto a carbone a Saline di Montebello Jonico e impegna il governo regionale a impugnare il decreto Via emesso dal governo a favore del progetto della multinazionale Sei. Il governatore Giuseppe Scopelliti nel suo intervento ha introdotto la necessita' di ''non dire soltanto no'' ma di occuparsi anche del futuro del sito di Saline dove sorge l'ex Liquichimica e le Grandi officine riparazioni delle Ferrovie ormai abbandonate da anni. Ha quindi proposto che, oltre alla contrarieta' al progetto Sei, si pensi a indire un concorso internazionale per la riconversione funzionale dell'area.

'NDRANGHETA: ARRESTATO IN VENEZUELA FACCENDIERE MICCICHE' (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 24 LUG - E' stato arrestato in Venezuela, dalla polizia locale, il faccendiere calabrese Aldo Micciche', da anni residente del Paese del centro America, ed in contatto con le cosche di 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro. L'arresto di Micciche' - di cui scrive il Quotidiano della Calabria - e' stato confermato dalla Dda di Reggio Calabria che negli anni scorsi aveva chiesto nei suoi confronti l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta 'Cent'anni di storia' condotta contro la cosca Piromalli. Micciche', originario di Marapoti, un centro poco distante da Gioia Tauro, negli anni '80 e' stato dirigente della Democrazia cristiana. Da anni si era rifugiato in Venezuela. L'uomo, che secondo l'accusa in passato e' stato anche in contatto con la banda della Magliana, e' stato anche al centro di un'inchiesta della Dda su presunti brogli degli italiani all'estero alle elezioni politiche del 2008 che, secondo l'accusa, avrebbero dovuto portare ad un'attenuazione del regime detentivo del 41 bis che Micciche' avrebbe cercato di ottenere mettendosi in contatto con il senatore Marcello Dell'Utri che non e' stato indagato.

TRAFFICO DI DROGA TRA SICILIA E CALABRIA, ARRESTI OPERAZIONE DI POLIZIA E CARABINIERI A SIRACUSA (ANSA) - ROMA, 24 LUG - Numerosi arresti sono stati eseguiti nelle prime ore della mattina dalla polizia di Siracusa nell'ambito di una vasta operazione contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti tra Sicilia e Calabria. L'indagine, durata circa due anni, ha visto la partecipazione dalla compagnia dei Carabinieri di Siracusa e ha evidenziato una vasta attivita' illecita svolta a Siracusa dal clan Bottaro-Attanasio e da altri associazioni minori. L'attivit… investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche, ambientali e riprese video, ha consentito di accertare come la droga smerciata nel capoluogo provenisse dalla Calabria. Importante anche il contributo fornito dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. I particolari dell'operazione verranno resi noti in una conferenza stampa alle 11 presso la questura di Siracusa.

REGGIO CALABRIA: IMPRENDITORE EVADE IL FISCO PER 30 MLN Reggio Calabria, 24 lug. (Adnkronos)- Una maxi evasione fiscale da 30 milioni di euro e' stata scoperta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria. Sotto la lente d'ingrandimento e' finita una nota famiglia che gestisce negozi dell'alta moda. Le indagini hanno avuto inizio da un controllo in materia di scontrini e ricevute fiscali lo scorso dicembre. I finanzieri hanno esteso la verifica a tre prestigiosi negozi di abbigliamento e accessori sul corso principale cittadino. A insospettire le Fiamme gialle erano le dichiarazioni fiscali pari a zero che stridevano con le vetrine sfavillanti. I successivi approfondimenti hanno permesso di appurare che i tre prestigiosi negozi, uno dei quali con punti vendita anche a Taormina e Riccione, erano riconducibili ad un unico nucleo familiare che li gestiva attraverso tre distinte societa' a responsabilita' limitata. Queste ultime, a partire dal 2007, avevano regolarmente operato pur omettendo di versare tutte le imposte dovute. Le societa' sono risultate intestate alla moglie ed ai due figli di M.U. di 58 anni, commerciante molto noto negli ambienti reggini risultato essere, nei fatti, l'effettivo dominus di tutte e tre le societa'. Tutti i componenti del nucleo familiare sono stati segnalati all'Autorita' giudiziaria per i reati di evasione fiscale e sottrazione/occultamento delle scritture contabili obbligatorie. Oltre all'evasione fiscale quantificata in 30 milioni di euro, e' stato accertato il mancato versamento dell'Iva per quattro milioni di euro.

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