Giornalista,
scrittore, regista teatrale, attore. Cosentino di nascita, campano ius
sanguinis, Rino Amato è quello che si direbbe un giramondo. La sua vita
professionale ed umana è contrappuntata, infatti, da un consistente bagaglio di
esperienze che lo hanno portato in diverse città, prima di ritornare nel
luogo dove è nato, stabilirvisi e
continuare ad operare al suo interno con un’attività culturale sempre densa di
contenuti e novità.
E
alla città di Cosenza Rino Amato ha regalato qualche anno fa i due volumi di
“Cosentini in bianco e nero”, libro pubblicato da Pellegrini editore, nel quale
sono raccolti gli scatti fotografici che ritraggono, con un salto all’indietro
nel tempo, la Cosenza di una volta, popolata e animata da tante figure, ancora
impresse nella memoria di ognuno di noi, che Amato ripropose dalle colonne de
“Il Quotidiano della Calabria” in una rubrica studiata per l’occasione.
“Un
libro da sfogliare come un album e un album da leggere come un libro”.
Una
definizione mutuata dalla quarta di copertina, ma che ben si attaglia alla
riproposizione di quegli scatti, ben descritti dalla penna di Rino Amato, che
si devono a due fotografi storici di quella Cosenza, Federico Magnani e Ernesto
Restivo, grazie ai quali vengono raccontate microstorie cittadine che hanno
contribuito a delineare la storia recente di un’intera città.
Grazie
alla commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Claudio Nigro,
quelle pagine del libro di Rino Amato sono state nuovamente sfogliate in
occasione di un incontro nel corso del quale il giornalista e scrittore è stato
invitato dall’organismo consiliare, alla presenza del Vicesindaco Katya Gentile
e dell’editore Walter Pellegrini.
“Cosentini
in bianco e nero – ha detto durante l’incontro il consigliere comunale Mimmo
Frammartino che ha proposto la presenza di Rino Amato in commissione –
rappresenta un autentico regalo che questo instancabile operatore culturale ha
fatto alla città ed è con consapevolezza che la commissione cultura ha
avvertito l’obbligo di prendere in considerazione un’opera che trasmette una
particolare emozione a chi è cosentino.”
Rino
Amato ha poi passato in rassegna il suo percorso professionale, cominciando dal
suo approccio con il teatro, che risale al ’64, mentre si trovava a Macerata a
seguire i laboratori teatrali di Ave Ninchi e Giulio Marchetti.
A
Napoli subisce la folgorazione del teatro di Roberto De Simone e della Nuova
Compagnia di Canto Popolare. Nell’86, a Paola, apre il laboratorio teatrale
“Gruppo della Tolda”. Due volte ha incrociato nel suo cammino il teatro-canzone
di Giorgio Gaber. Nel 2003/2004 a Maiori, in costiera amalfitana, e poi, alle
Terme Luigiane, nella rassegna “Zolfo e Malìe”, diretta da Vincenzo
Ziccarelli, dove portò in scena “La
libertà non è star sopra un albero”. Il prossimo 3 agosto tornerà alle Terme
Luigiane, dopo l’anteprima al Terrazzo Pellegrini di Cosenza, con lo spettacolo
gaberiano “Far finta di essere sani”, insieme alla cantante Antonella Zampetta
e al pianista Paolo Luciani.
Amato
ha, inoltre, da qualche mese ripreso la sua narrazione dedicata alla storia
recente di Cosenza e dei cosentini inaugurando un nuova rubrica, questa volta
sul quotidiano “Calabria Ora”, dal titolo 40-80…album cosentini.
Attività
giornalistica a parte, Rino Amato resta un artista legatissimo al teatro.
“Rimango un amatoriale, ma da non assimilare al dilettantismo” – ha detto in
commissione cultura, approfittando dell’occasione anche per lanciare un
messaggio all’Amministrazione comunale, al fine di richiedere maggiore attenzione
e visibilità per quelli che, come lui, spesso sono confinati in un limbo dal
quale riesce difficile uscire, nonostante le enormi capacità di chi con grande
capacità e passione si occupa di teatro anche se non da professionista.
Intanto,
la commissione cultura ha già dato un sensibile segnale di attenzione e una
rappresentanza dell’organismo consiliare di Palazzo dei Bruzi sarà presente
alle Terme Luigiane il 3 agosto prossimo alla “prima” di “Far finta di essere
sani”.
Altra
promessa messa a verbale è stata quella di valutare, alla riapertura dell’anno scolastico, se lo spettacolo di
Rino Amato su Gaber possa essere portato nelle scuole della città.
Con
l’editore Walter Pellegrini il Presidente della commissione Claudio Nigro ha
poi preso l’impegno di organizzare, insieme al Comune, una manifestazione, da
tenere a Palazzo dei Bruzi in settembre, per festeggiare i 60 anni di attività
della storica casa editrice cosentina.
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