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giovedì 26 luglio 2012

Laura Cirella, SEL “La bocciatura delle unioni civili segna il grado di oscurantismo e mediocrità di questa maggioranza”




La bocciatura della proposta di deliberazione per un registro comunale delle unioni civili segna il grado di oscurantismo e di mediocrità di questo centrodestra. Un dibattito, quello svolto in consiglio comunale, con interventi imbarazzanti da parte dei consiglieri di maggioranza, sia per forma che per contenuto.  
A poco è valso il tentativo di qualcuno di far scivolare il punto in discussione più in fondo possibile all’ordine del giorno e di ridurre all’osso il dibattito consiliare. A tarda sera, la platea riservata al pubblico aveva ancora molti spettatori, cittadini che con interesse e apprensione attendevano il voto rispetto alla proposta.  Così come si sono susseguiti i preziosi contributi dei consiglieri Liotta, Bova, Canale, Falcomatà e Delfino che perfettamente hanno illustrato lo spirito della proposta, sottolineando proprio come avesse a che fare con “le persone”, con le loro vite, i loro affetti, la loro dignità. Ma per tutto ciò il centrodestra ha dimostrato, ancora una volta, sensibilità zero.
C’eravamo anche noi di Sinistra Ecologia Libertà che, sin dall’inizio, abbiamo sostenuto con convinzione la proposta di un registro delle unioni civili. Così, mentre Milano, Cagliari, Napoli e centinaia di altri comuni in tutta Italia si dotano di questo semplicissimo strumento, Reggio Calabria continua a sprofondare nell’oscurantismo retrogrado e bigotto senza segnare alcun passo in avanti sul tema dell’uguaglianza e dei diritti civili, proprio nella città che solo qualche mese fa è stata teatro di una terribile aggressione omofoba. Episodio che aveva sollevato un coro di solidarietà anche da quel centrodestra che poi, in aula, non ha risparmiato battute e prese di posizione eccentriche e incomprensibili. La proposta era stata accompagnata da una fitta campagna di sensibilizzazione dal titolo “Non nascondiamoci dietro un dito” che aveva raccolto adesioni, con foto e firme, di centinaia di reggini. Quella campagna non si fermerà e l’impegno per  i diritti civili non troverà sosta sino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettivi prefissati per una reale parità tra tutte le persone senza alcuna discriminazione. Resta la profonda amarezza per un’occasione persa per dimostrare, almeno su questi temi, adeguatezza rispetto al resto del mondo, alla civiltà e alla normalità. Anche stavolta, purtroppo, a causa dei soliti noti, la nostra città resta un’anomalia e, anzi che fare un passo avanti, ne fa dieci indietro.

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