Una nuova pesantissima tegola rischia di colpire l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria e, in generale, il già labile tessuto socio-produttivo della nostra provincia.
Fonti molto bene informate ci hanno comunicato che vi è, da parte della Direzione generale dell’Agenzia delle Dogane, il concreto tentativo di sopprimere e, quindi, chiudere gli uffici doganali presenti presso lo scalo reggino.
Come noto, infatti, presso l’aerostazione reggina vi sono gli uffici, istituiti con un apposito decreto ministeriale, della Sezione operativa territoriale doganale denominata “Aeroporto dello Stretto”.
Si tratta di una presenza che, grazie alla brillante ed encomiabile attività svolta con dedizione dal personale addetto, ha garantito un’attività che ha costituito un concreto e tangibile impulso all’operatività aeroportuale.
Accanto al trasporto dei passeggeri sono molteplici le operazioni legate al trasporto delle merci. Attività che, numeri alla mano, sono sensibilmente aumentate grazie alla presenza doganale.
E’ del tutto evidente che l’eventuale soppressione o declassamento della Sezione doganale presso l’Aeroporto dello Stretto comporterà, senza dubbio alcuno e per le ovvie ragioni conseguenti, un crollo verticale del trasporto merci.
Come se non bastasse, tutto ciò provocherà l’immediata chiusura delle aziende di import-export legate all’indotto del trasporto merci e, quindi, la drammatica perdita secca di molti posti di lavoro.
Insomma, un ulteriore colpo letale al già debolissimo tessuto occupazionale reggino.
Inoltre, la soppressione degli uffici doganali rappresenterà, inevitabilmente, un forte declassamento dello scalo reggino e, di conseguenza, l’inesorabile e definitivo tramonto dell’Aeroporto reggino.
Il disegno dei tanti nemici dell’aeroporto si potrebbe drammaticamente concretizzare nel breve volgere di qualche tempo.
Il silenzio che aleggia su questa scottante vicenda è, oltremodo, preoccupante e ingiustificabile.
Un silenzio complice e assordante che è un chiaro atto d’accusa contro tutti i vertici istituzionali.
In tal senso, esortiamo il sindaco della città Arena, il presidente della provincia Raffa e quello della Regione Scopelliti a interrompere il colpevole letargo e ad assumere, rispettivamente per le proprie competenze, una posizione chiara, netta e inequivocabile che, senza chiacchiere o sofismi, punti a difendere, con ogni mezzo, l’indispensabile presenza della Sezione doganale “Aeroporto dello Stretto”.
E’, pertanto, necessaria una forte azione di protesta nei confronti della Direzione generale dell’Agenzia delle Dogane di Roma.
Noi Comunisti, nel denunciare questo nuovo maldestro disegno ordito contro il nostro territorio, esprimiamo pieno e incondizionato sostegno alle iniziative che le lavoratrici e i lavoratori degli uffici doganali aeroportuali e delle aziende di import-export porteranno avanti per difendere la Sezione doganale “Aeroporto dello Stretto”.
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