L’obiettivo del protocollo è quello di dare un forte impulso alla raccolta differenziata e, conseguentemente, all’avvio a recupero e riciclo delle sei tipologie di rifiuti di imballaggio – acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro – in tutti i Comuni del reggino. Previsto anche l’aggiornamento del piano provinciale di gestione dei rifiuti che valuterà la possibilità di uniformare i modelli di raccolta su tutto il territorio. L’accordo è stato firmato dal Presidente della Provincia Giuseppe Raffa e dall’ing. Luca Piatti (responsabile rapporti con il territorio del Conai) alla presenza del dirigente di settore Ambiente ing. Carmelo Barbaro, del responsabile del servizio dott. Giuseppe Postorino e del dott. Fabio Costarella del Consorzio Recupero Imballaggi ( Conai).
I principali punti del protocollo riguardano: la collaborazione tra l’Ente di via Foti e il CONAI nell’aggiornamento del “Piano Provinciale” di gestione dei rifiuti e nella realizzazione di campagne di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio; la promozione di corsi di formazione in educazione ambientale per il personale docente delle scuole della provincia e per altre figure professionali individuate dall’Amministrazione guidata dal Presidente Giuseppe Raffa; il ritiro, da parte del sistema consortile, dei rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata nel quadro delle condizioni e degli standard qualitativi indicati dall’Accordo Quadro ANCI – CONAI.
Il nuovo piano industriale per la gestione dei rifiuti dovrà, inoltre, valutare la possibilità di implementare, sia per utenze domestiche che per altri tipi di utenze, un modello uniforme di raccolta differenziata, che privilegi la raccolta “monomateriale” per la carta e per il vetro
e la raccolta del “multimateriale leggero” (plastica, acciaio e alluminio), secondo un sistema di raccolta ideale in termini di ottimizzazione dei costi e dei risultati di riciclo.
“La firma del protocollo – secondo Luca Piatti – è un primo passo verso la possibilità di adeguare gli standard di raccolta differenziata agli obiettivi di legge nell’intera area reggina. CONAI, da parte sua, continuerà a fornire il supporto necessario, soprattutto quando si entrerà nella parte operativa che richiederà il concreto sviluppo di un piano industriale di raccolta a livello provinciale”.
“O si fa la differenziata oppure non si esce dall’emergenza”. E’ questo l’incipit dell’intervento del Presidente della Provincia nella conferenza stampa che ha preceduto la firma del protocollo. Per Giuseppe Raffa “qualsiasi discarica si andrà a realizzare, qualsiasi bonifica si possa fare siamo di fronte a siti che vanno ad esaurimento. Dunque un danno per l’ambiente e uno economico per gli enti che li gestiscono. Avviare percorsi virtuosi significa realizzare sistemi che vanno a regime nel momento in cui – è questo il nostro obiettivo - diventano in grado di auto mantenersi e non gravare, esclusivamente, sulle imposizioni fiscali nei confronti delle famiglie che è uno degli aspetti che ci preoccupa. Il rifiuto se selezionato, trasformato e incanalato nelle apposite filiere può e deve rappresentare una risorsa”. La provincia di Reggio Calabria produce circa sessantamila tonnellate di prodotto secco ( ma si tratta di un dato relativo) mentre la differenziata si attesta al 7,89 %. Sessantamila tonnellate – è sempre Raffa – “è quello che noi vorremmo differenziare per produrre ricchezza e, naturalmente, occupazione: due degli aspetti che ci preme realizzare”. Il Presidente Raffa ha poi evidenziato che sulle tematiche della differenziata ha registrato una forte attenzione e la disponibilità del sindaci ed ha anticipato la prossima presentazione di un piano relativo ad un sistema “chiuso sui rifiuti: dalla produzione alla commercializzazione del prodotto differenziato”, e che la Provincia chiederà un sostegno sia a livello regionale che Comunitario, perché “con questo tipo di progetto si chiude l’emergenza rifiuti sul territorio provinciale con il raggiungimento del 50% di raccolta differenziata. Un dato molto virtuoso, in grado di creare quell’abitudine sociale la cui mancanza produce disorientamento nel cittadino”.
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