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mercoledì 11 gennaio 2012

La protezione civile regionale chiede attenzione particolare del Governo per il rischio sismico

Le problematiche legate ai rischi ambientali cui è sottoposta la Regione Calabria hanno spinto la Protezione Civile regionale ad attivare una serie di iniziative di particolare importanza, soprattutto nell’ambito delle attività di pianificazione per il rischio sismico. Per questo, la Giunta regionale ha approvato nella seduta di oggi una delibera avente come oggetto la prevenzione sismica. In pratica si chiede al Governo nazionale l’emanazione di una specifica Ordinanza in Prevenzione, finalizzata ad evitare situazioni di pericolo e maggiori danni a persone o a cose, ai sensi dell’art. 5, comma 3 della Legge 24/2/1992 n.225. L’obiettivo è quello del riconoscimento dello stato di attenzione per il potenziale pericolo in atto, e la conseguente emanazione di una specifica “Ordinanza in Prevenzione” per i Comuni di Castrovillari, Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello, situati nell’area del Pollino della provincia di Cosenza interessata dallo sciame sismico in questione, più prossimi all’area epicentrale e che, sino ad oggi, risentono maggiormente gli effetti al suolo di detta fenomenologia sismica.
“L’attenzione della Giunta per questa iniziativa -  ha dichiarato il sottosegretario Franco Torchia -  segue tutto quello che la Protezione Civile regionale ha attivato a seguito dello sciame sismico ancora in corso nell’area del Pollino Calabrese-Lucano, anche nell’ottica della prosecuzione della più generale attività di pianificazione per il rischio sismico nella regione Calabria avviata nel marzo 2011.
In particolare, abbiamo avviato una serie di iniziative “non strutturali” di prevenzione con l’impiego di personale regionale e di tutto il sistema locale di protezione civile.  L’obiettivo è quello di definire un quadro complessivo di vulnerabilità del territorio e di individuare le misure necessarie per la mitigazione del rischio sismico. D’intesa con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, con la Prefettura di Cosenza ed in sinergia con la Regione Basilicata, stiamo lavorando alla redazione di pianificazioni speditive di emergenza comunali/intercomunali, ci siamo attivati per fornire alla popolazione l’informazione sul corretto comportamento da adottare in caso di evento simico critico, per la verifica delle telecomunicazioni radio alternative in emergenza (anche connesse con l’organizzazione sanitaria sul territorio), nonché la formazione del Volontariato locale di protezione civile da impiegare a supporto dell’attività delle squadre formate da componenti delle istituzioni. La Protezione Civile regionale ha effettuato tramite proprio personale i sopralluoghi tecnici volti alla verifica delle Strutture Pubbliche e degli Edifici Strategici, nonché delle aree di protezione civile e delle vie di esodo della popolazione e le ispezioni mirate per verificare l’agibilità di alcune scuole dei Comuni interessati. Le scosse sismiche in questione continuano ad essere avvertite dalla popolazione e la loro considerevole frequenza ha ingenerato e continua ad ingenerare paura e disorientamento. “Alla luce degli eventi – ha concluso Torchia - riteniamo che tale situazione, sovraordinaria, meriti, da parte del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, un particolare stato di attenzione relativamente alla fase di attuazione delle misure “non strutturali” di prevenzione, con particolare impiego di risorse finanziarie, umane e strumentali da parte di questa Regione, attraverso l’emanazione di una specifica “Ordinanza in Prevenzione”.

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