Regione: Guccione (Pd), legge Piano casa un vero flop (ASCA) - Reggio Calabria, 10 gen - ''Ad oltre sedici mesi dall'approvazione della legge regionale riguardante misure straordinarie per l'attivita' edilizia, detta ''Piano Casa'', voluta da Berlusconi e recepita dalla nostra Regione con la legge n. 21 del 2010, questa legge si e' rivelata un vero e proprio flop, mostrando risultati al di sotto di ogni aspettativa''. E' quanto ha affermato il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, a margine dei lavori della Commissione regionale ''Assetto e utilizzo del territorio, Protezione dell'ambiente'', riunitasi per discutere le modifiche alla legge regionale riguardante, appunto, il Piano Casa. ''L'attivita' edilizia privata calabrese, colpita dalla grave congiuntura economica in atto -ha proseguito Guccione- non ha trovato in questa legge le giuste misure e gli incentivi idonei in grado di permettere la ripresa delle nostre attivita' economiche. Fummo, pertanto, facili profeti quando, in Commissione prima e in Consiglio regionale poi, annunciammo il nostro voto contrario. Le nostre proposte andavano, infatti, nella direzione di impedire un utilizzo del territorio non pienamente rispondente alle finalita' della legge e di individuare un termine entro il quale fosse richiesto il possesso delle condizioni di ammissibilita' degli interventi straordinari, atteso che la legge aveva una validita' massima non superiore ai 18 mesi. La proposta da noi presentata mirava a far si' che gli interventi edilizi di ampliamento in deroga agli strumenti urbanistici vigenti entro il 20% della volumetria gia' esistente si applicassero agli edifici uni e bi-familiari con una volumetria non superiore a mille metri cubi e con un'altezza non superiore a sette metri dalla linea di gronda''. ''Berlusconi e la Giunta-Scopelliti, che al momento dell'approvazione della legge si riempirono la bocca di annunci e promesse roboanti -ha aggiunto il consigliere regionale dei democrat- devono prendere atto con umilta' che, anche in Calabria, il Piano Casa ha rappresentato un vero e proprio fallimento''.
'Ndrangheta: Orrico, Calabria sotto assedio della criminalita' (ASCA) - Catanzaro, 10 gen - ''Sembra davvero una terra infuocata la Calabria di questi giorni. Se fossimo ufficialmente in guerra diremmo che siamo sotto assedio: da Cosenza a Caulonia passando per Lamezia Terme, da Vibo Valentia a Crotone per ritornare su a San Giovanni in Fiore e' un continuo esplodere di bombe, minacce e assalti agli spazi della vita democratica e sociale di questa regione. Ma i calabresi non sembrano avvertire che siamo in guerra''. Lo afferma Anna Laura Orrico, presidente Associazione 'Io resto in Calabria'. ''E' vero, nessuno ci ha informati - continua Orrico - ma e' altrettanto vero che la Calabria non ha attenzioni da parte di nessuno ne' a Roma ne' altrove. La solidarieta', quella la diamo tutti, ma poi ci dimentichiamo quello che e' successo, che succede troppo spesso e come drogati lasciamo scorrere quasi fossimo assuefatti. Piu' grave e' l'assenza dello Stato, ci chiediamo dove sono i nostri politici mentre in Calabria viviamo nel terrore e nessun cittadino si sente piu' al sicuro, si sente libero di dire e agire contro la criminalita' organizzata e la diffusa illegalita'. La risposta e' - dice Orrico - che sono in Consiglio regionale a discutere come tutelare le proprie indennita'; a Roma a cercare di capire come salvare l'Italia salvando la propria poltrona. Certo, di tutte le erbe non bisogna fare un fascio, ma e' indispensabile una presa di posizione piu' forte affinche' lo Stato cominci a venire in Calabria e a presidiare il territorio per far sentire sicuri i cittadini. Tutte le categorie sono state colpite, nessuno di noi e' al sicuro e peggio ancora i riflettori dei media nazionali non si accendono se non per dare freddamente sempre la stessa notizia ''Scoppia bomba: intimidazione della ''ndrangheta''. Come reagiscono i cittadini, il silenzio e l'omerta' che c'e' dietro ognuno di questi eventi, le reazioni coraggiose di chi vuole continuare a restare in questa Calabria, quelle non si raccontano. Cosa dobbiamo fare per non combattere da soli questa guerra? Forse sarebbe il caso di ritrovarsi tutti e, in uno spazio pubblico, leggere ad alta voce l'elenco delle persone, delle aziende, delle associazioni, delle istituzioni che hanno subito attacchi da parte della malavita, di tutti coloro che continuano a lavorare per la legalita', di tutte le famiglie ''ndranghetiste che non ci permettono di respirare. Chissa' se parlando ad alta voce seriamente - conclude Orrico - non si inizi ad estirpare il cancro dal malato e il silenzio dalle nostre coscienze. ''Io resto in Calabria'' lancia questa sfida ed e' pronta ad accogliere chi con coraggio vuole alzare la voce, dopo aver gia' alzato la testa''.
Regioni: Zaia ed Errani i governatori piu' apprezzati, Formigoni in calo (ASCA) - Roma, 10 gen - Luca Zaia (Veneto) e Vasco Errani (Emilia Romagna) a pari merito al primo posto ed Enrico Rossi (Toscana) sono i tre governatori piu' apprezzati in Italia, secondo lo studio Monitoregione di Datamonitor, istituto di ricerca del gruppo BSE, mentre Roberto Formigoni (Lombardia) scende al quarto. La quarta edizione 2011 dell'indagine trimestrale Monitoregione dell'istituto di ricerca Datamonitor sull'apprezzamento dei governatori di Regione vede, infatti, appaiati in testa con il 60% Luca Zaia (Veneto, Lega Nord), ancora primo nonostante un calo dello 0,2%, e Vasco Errani (Emilia Romagna, Pd) che cresce dell'1,8%. Si conferma al terzo posto Enrico Rossi (Toscana, Pd) con il 58,8% ed un calo dello 0,6%. Il Governatore toscano supera Roberto Formigoni (Lombardia, Pdl) che facendo registrare il calo di consensi piu' marcato (-5,8%) scende dal secondo al quarto posto, con il 54,2%. Sale al quinto posto Renata Polverini (Lazio, Pdl), prima e unica donna in classifica, con il 54,1% (-1,8% rispetto alla precedente edizione). Monitoregione e' l'indagine trimestrale che enumera i primi 10 governatori di Regione per gradimento del loro operato. I 10 Governatori presenti in classifica sono: 3 di centrosinistra, 7 di centrodestra; 5 del nord, 3 del sud, 2 del centro. Con il +3,9% Renzo Tondo (Friuli Venezia Giulia, Pdl) entra in classifica piazzandosi al sesto posto, con il 53,9%. Lo segue Giuseppe Scopelliti, (Calabria, Pdl), che scende al settimo con il 53,8%, e Raffaele Lombardo (Sicilia, Mpa), ottavo, in calo del 3,5%. Al nono posto Gian Mario Spacca (Marche, Pd), un'altra nuova entrata, con il 52,5% (+2,2%). Chiude la top 10 Stefano Caldoro (Campania, Pdl), terza new entry, con il 52,2% e una crescita del 3,1%. Escono dalla classifica, rispetto alla precedente edizione, Nichi Vendola (Puglia, Sel), Catiuscia Marini (Umbria, Pd), Vito De Filippo (Basilicata, Pd).
Il Sole 24 Ore: rischio Mercati e manovra, oggi speciale di 20 pagine l'aumento di capitale di UniCredit che chiede mezzi freschi al mercato per 7,5 miliardi. Che cosa conviene fare ai piccoli azionisti? Vendere i diritti di opzione, e incassarne il frutto, oppure aderire l'operazione? Quali passi e' necessario compiere, concretamente, nell'uno e nell'altro caso? E quali parametri vanno tenuti presenti in questi giorni per monitorare i segnali di mercato e valutare la linea da seguire? E', comunque, un momento favorevole per acquistare il titolo approfittando della sua sottovalutazione? A questo domande risponde oggi Il Sole 24 Ore con un approfondimento speciale di quattro pagine dedicato alla ricapitalizzazione di UniCredit, con le risposte concrete per i risparmiatori. Il focus si allarga alla situazione piu' generale delle banche italiane, da Mps a Mediobanca, sulle quali crescono le pressioni al ribasso in Borsa. Perche' i Bund vanno sottozero e resta alto lo spread per l'Italia Perche' resta alta la pressione sui titoli di Stato italiani a 10 anni? Che cosa significa il rendimento negativo sulle obbligazioni decennali tedesche? Lo Speciale del Sole 24 Ore spiega quali indicazioni devono trarre i risparmiatori dalla nuova scossa sul mercato del debito sovrano in Europa. Lo spread BTp-Bund e' tornato infatti ad allargarsi, attestandosi di nuovo sopra i 530 punti (in rialzo rispetto ai 522 di venerdi'). Sembra accentuarsi la fuga dai titoli periferici a lunga scadenza e, contemporaneamente, la corsa agli acquisti sui piu' solidi Bund tedeschi. L'Europa accelera sul patto fiscale: il vademecum per capire la svolta L'emergenza sui mercati scuote l'Europa. I grandi partner Ue provano ad accelerare il passo per arrivare entro gennaio all'accordo sulle nuove regole di bilancio. Il Sole 24 Ore propone una pagina speciale come bussola della nuova Unione. E' un vademecum ai grandi temi sul tappeto, per seguire nei prossimi giorni l'evoluzione di questa grande partita: il rafforzamento dei controlli sulle politiche fiscali nazionali, i vincoli sul deficit, i tempi di rientro dal debito, le sanzioni, i margini d'azione per l'Italia, il potenziamento del fondo salvastati, il ruolo della Banca centrale, il dibattito sulla Tobin tax contro la speculazione finanziaria Addizionali Irpef: l'impatto regione per regione Le nuove aliquote per l'addizionale Irpef introdotte dalla manovra di Natale con effetto retroattivo sul 2011 accentuano le differenze di prelievo tra una regione e l'altra. Penalizzati generalmente i redditi piu' bassi, soprattutto in Molise, Calabria e Campania. Sul Sole 24 Ore le regole, le differenze e l'impatto sulla busta paga di gennaio. Le pensioni e il cumulo dei contributi: il test di convenienza C'e' una questione di grande rilievo per chi ha cambiato piu' volte tipologia di lavoro durante la propria carriera. Quando si hanno contributi frazionati in piu' casse previdenziali, e' meglio riunire questa "dote" presso un unico istituto con la ricongiunzione (onerosa) o con la totalizzazione (gratuita)? In quali casi si puo' seguire l'una o l'altra procedura? E quali sono le conseguenze sulla futura pensione? Le risposte oggi in una pagina del Sole 24 Ore.
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