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mercoledì 11 gennaio 2012

Last News Calabria (ore 21)

CANE PRECIPITA IN BURRONE 200 METRI, SALVATO DA VIGILI FUOCO RECUPERO E' DURATO SEI ORE, INCIDENTE DURANTE BATTUTA CACCIA (ANSA) - BOVA (REGGIO CALABRIA), 11 GEN - Ha lavorato per oltre sei ore una squadra dei vigili del fuoco per recuperare un cane che, durante una battuta di caccia, era finito in un burrone profondo duecento metri. L'incidente e' accaduto in localita' Piani del comune di Bova. Per recuperare il cane i vigili del fuoco hanno utilizzato trecento metri di corde calandosi fino al punto in cui era caduto. L'animale e' in buone condizioni e' non ha avuto bisogno di alcuna cura.

FS: WAGON-LITS; DA NORD A SUD APPELLO BIPARTISAN A PASSERA RICHIESTA TAVOLO DA PISAPIA, FASSINO, LOMBARDO E VENDOLA (ANSA) - MILANO, 11 GEN - Per ripristinare il servizio dei treni notte e' partita una mobilitazione bipartisan di sindaci e presidenti di Regione da Nord a Sud. Un appello al ministro dei Trasporti, Corrado Passera, perche' si apra un tavolo nazionale sulla questione e si trovi una soluzione nazionale per i circa 800 lavoratori in esubero e' stato firmato dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia e da quello di Torino Piero Fassino. Ma all'appello hanno aderito anche il presidente della Puglia Nichi Vendola, quello della Sicilia Raffaele Lombardo, della Calabria Giuseppe Scopelliti e il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido.

MAFIA: GIORNALISTA SOTTO SCORTA; ODG,PAGATO MENO DI UNA COLF (ANSA) - BOLOGNA, 11 GEN - ''Rischiare la vita per amore della verita' e del proprio mestiere e' un atto di grande civilta'. E di coraggio. Soprattutto di questi tempi in cui conquistano le pagine dei giornali i furbetti che evadono il fisco o si fanno pagare case e ferie da nababbi a loro insaputa. Rischiare la vita per quattro euro a pezzo puo' sembrare una follia, ma e' un grande insegnamento per chi lo vuol cogliere''. Lo sostiene Gerardo Bombonato, presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna che ha commentato cosi' la vicenda di Giovanni Tizian. Un caso che dimostra che ''sono sempre piu' i collaboratori e i cosiddetti free lance a trovarsi in trincea su temi delicati e pericolosi, senza alcuna garanzia contrattuale e con paghe che gli editori non darebbero neppure alle loro colf''. Tizian, ''con grande dignita' e riservatezza, ci propone questo insegnamento con la sua storia personale e familiare, il suo impegno, la sua passione, il suo lavoro. Giovane giornalista iscritto all'Ordine dell'Emilia-Romagna da due anni, ma da molti di piu' impegnato in tante inchieste sulle mafie in Calabria e nella nostra regione. Precario come tanti altri colleghi che intraprendono questa professione tra mille difficolta' e, purtroppo, spesso con poche speranze, e' finito nel mirino della criminalita'. Costretto per i suoi articoli a vivere una vita condizionata, sotto scorta. Oggetto di intimidazioni ricorrenti, intensificatesi dopo la pubblicazione del suo libro 'Gotica' dove racconta come le mafie abbiano varcato la storica linea e si siano radicate al Nord con attivita' apparentemente lecite. Anche in Emilia-Romagna, dove la mafia spara poco, ma ricicla molto''. La sua vicenda ''dev'essere un monito e l'occasione per un esame di coscienza che come Ordine abbiamo gia' avviato, ma che tocca anche politici ed editori. I primi perche' per troppo tempo hanno preferito tacere sul fenomeno mafioso in Regione e solo di recente si sono svegliati e timidamente stanno affrontando il problema. I secondi perche', molto spesso consapevolmente, alimentano un precariato giornalistico con compensi inaccettabili per la dignita' del lavoratore e la qualita' dell'informazione''.

PSDI: D'ANDRIA RILANCIA PARTITO SARAGAT, SARA' 4/O POLO ROMPERE CON LA SECONDA REPUBBLICA CHE HA 'DELUSO' GLI ITALIANI (di Sergio Cassini) (ANSA) - ROMA, 11 GEN - '' Democratici si nasce'': e' questo lo slogan con il quale Renato D'Andria intende rilanciare il Psdi nel panorama politico italiano, cancellato nel 1998 dopo lo Tsunami di Mani Pulite che lo ha colpito severamente. Nel futuro del partito del sole nascente non ci sono solo i richiami alle radici storiche piu' nobili, primo tra tutti Giuseppe Saragat, che al Quirinale e' salito con la Resistenza nel cuore, ma anche il desiderio di raccogliere consensi tra gli elettori ''dettando ricette alternative a quelle solitamente proposte dai due poli e dai centristi''. Per questa ragione D'Andria ha subito parlato di Quarto Polo, per sottolineare la distanza dagli attuali altri tre: ''una scelta di campo nuova nel segno dell'indipendenza e della rottura con quel tipo di politica che nella Seconda Repubblica ha deluso gli italiani allontanandoli dalla partecipazione alla gestione della cosa pubblica''. Il nuovo ''stile politico'' del partito rinnovato e' stato oggi confermato, nella conferenza stampa di palazzo Barberini, dalla presenza di Sergio D'Elia, presidente dell'associazione ''Nessuno Tocchi Caino'' ed ex deputato radicale. Si e' trattato quasi di un ospite d'onore che ha condiviso con D'Andria molte iniziative e manifestazioni pubbliche contro la pena di morte, per un sistema giudiziario funzionale e umano e per il rispetto dei diritti civili. ''Siamo pronti - ha dichiarato D'Andria ai giornalisti - a correre con le nostre gambe alle prossime elezioni amministrative, ma anche a quelle politiche''. Pur rivendicando una grande indipendenza di idee e di proposte, i socialdemocratici hanno comunque un occhio di riguardo verso il centrodestra. Non a caso ha gia' un piede nei due rami del Parlamento grazie a due simpatizzanti eletti con il Pdl: il senatore Massimo Baldini e il deputato Giancarlo Lehner. Il Psdi e' relativamente forte in Calabria e Sicilia, ma ha militanti anche in Piemonte, Lazio e Toscana. La campagna di tesseramento per l'autofinanziamento del partito e' gia' cominciata e dovrebbe registrare quindicimila adesioni. Il congresso per il rilancio della social-democrazia italiana e' gia' fissato per il 30 e 31 marzo a Roma. Il ritorno sulla scena politica italiana del ''pianetino'' socialdemocratico e' stato caratterizzato da un buon auspicio, anzi tre: quelli di Giorgio Napolitano, Renato Schifani e Gianfranco Fini. In particolare il capo dello Stato ha ricordato gli ''ideali di coesione e giustizia sociale che hanno contrassegnato la tradizione socialdemocratica''.

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