“Monsignor Nunnari ha colto, come al solito, nel segno e la lettera che si appresta a far pervenire ai politici, in occasione della Marcia della Pace di sabato, apre una significativa discussione sul ruolo che i giovani devono avere nella società dei nostri giorni per determinare quei cambiamenti dei quali si avverte profondamente la necessità.”
Con queste parole l’Assessore ai giovani e al futuro del Comune di Cosenza Davide Bruno, che sarà presente sabato 14 gennaio alla Marcia della Pace insieme al Sindaco Mario Occhiuto e ai colleghi di Giunta, ha commentato l’iniziativa dell’Arcivescovo, Mons.Salvatore Nunnari, anticipata nei giorni scorsi dalla stampa.
“Ringrazio l’Arcivescovo – ha affermato l’Assessore Bruno – per la possibilità che ci viene offerta di aprire un proficuo dibattito sull’impegno che i giovani devono essere chiamati a profondere in politica, soprattutto in una fase delicatissima come quella attuale nella quale spesso i giovani, anziché essere stimolati ad approcciare l’esperienza al servizio del bene comune, sono pervasi da un diffuso senso di sfiducia nelle istituzioni che ne alimenta il disinteresse e la disaffezione verso tutto ciò che è etichettabile come impegno politico.”
Come affermato anche dal Santo Padre nel messaggio indirizzato ai giovani in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, molti di loro non hanno punti di riferimento stabili per costruire la loro vita, diventando così profondamente insicuri da sentirsi smarriti, al punto di cedere alle facili lusinghe racchiuse nel vuoto di un mondo artificiale che non è quello nel quale devono crescere e maturare.
C’è bisogno che la politica recuperi credibilità – ha detto ancora l’Assessore Bruno – e dai giovani possono venire significativi contributi, proprio in questa direzione.
Contributi che potranno realizzare a medio e lungo termine quel ricambio generazionale di cui c’è tanto bisogno. I giovani possono dare nuova linfa alla politica, proponendo volti nuovi e puliti e rifacendosi agli esempi di buona amministrazione che pure ci sono stati in passato.
Sempre mutuando le parole di Benedetto XVI “i giovani hanno diritto di ricevere dalle generazioni precedenti dei punti fermi per le loro scelte, come una giovane pianta ha bisogno di un solido sostegno finché crescono le radici, per diventare, poi, un albero robusto, capace di portare frutto.”
“Personalmente – sostiene ancora Davide Bruno – ho avuto la fortuna, grazie alla fiducia che ha riposto in me il Sindaco Occhiuto, di diventare amministratore a soli 28 anni. Sono convinto, però, che questa che viene percepita ancora come un’eccezione, debba diventare, invece, la normalità, così come avviene in alcuni Paesi del Nord Europa dove si può diventare ministro anche a 25 anni.
Credo che l’esperienza rappresentata dalla Giunta Occhiuto, dove sono presenti giovani donne e giovani uomini che hanno creduto nell’impegno politico, debba servire da esempio per far recuperare ai giovani la voglia di fare politica e di mettersi veramente in gioco per il bene comune, al servizio del quale spendere il proprio dinamismo e la capacità di meglio adeguarsi alle innovazioni del progresso tecnologico.”
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