Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - è intervenuto oggi pomeriggio all’inaugurazione del tratto funzionale tra lo svincolo di Borgia e lo svincolo di Simeri Crichi della Strada statale “106 ionica”. Questo il testo del suo intervento:
Sua Eccellenza, il Vescovo; Signor Ministro; Gentile Presidente della Provincia; Signori Sindaci; Autorità
La presenza qui delle istituzioni che, nel superamento della storica posizione di retroguardia “infrastrutturale” registrata - suo malgrado - dalla nostra Regione, trovano un obiettivo comune, rappresenta un momento di alto valore istituzionale ed un’ opportunità concreta per raccogliere le motivazioni necessarie a proseguire lungo questo percorso con entusiasmo e convinzione.
Desidero ringraziare, anzitutto, il Governo centrale e, in particolare, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli per la sua presenza che sta a sottolineare, ancora una volta, qualora ve ne fosse bisogno, l’attenzione che ripone verso la nostra regione con il concreto impegno a sostegno dello sviluppo delle infrastrutture su tutto il territorio regionale.
Se la dotazione di infrastrutture di un territorio è uno dei più importanti indicatori del suo stato di “salute” economica e della sua capacità di garantire la complessiva funzionalità delle attività che vi si svolgono, la motivata previsione della loro crescita è, conseguentemente, uno dei compiti fondamentali della programmazione ai diversi livelli: statale, regionale, locale.
L’esigenza di rivedere, nel suo insieme, il sistema infrastrutturale puntando su interventi idonei a suscitare il maggiore impatto possibile sulla funzionalità della rete, diviene sempre più pressante ed indispensabile.
In Calabria più che in altre parti del Paese.
La sfida che il Governo regionale ha, pertanto, raccolto è ambiziosa: individuare priorità e strategie all’interno di un percorso che ha come traguardo la creazione di un vantaggio competitivo, unico elemento capace di superare gli ostacoli che si frappongono al rilancio di un’economia che presenta, al proprio interno, energie latenti per uno sviluppo possibile.
Le risorse messe in campo danno la misura della perseguibilità dell’impresa: oltre un miliardo di euro di investimenti già in essere in tema di viabilità, altrettanti di prossimo avvio, oltre 4 miliardi programmati.
La Regione Calabria è oggi impegnata a sostenere e rafforzare questo slancio su tutti i fronti a partire dalla proposta di ridefinizione del Corridoio Berlino – Palermo che avrebbe penalizzato la Calabria in termini di prospettive di sviluppo.
Grazie ad un attento lavoro di squadra tra Governo Centrale e Regionale, condotto con particolare determinazione, la minaccia di allontanamento della nostra Regione dall’interconnessione con i Corridoi transeuropei, indispensabili per dotare la Calabria di un moderno sistema di collegamento verso il Nord Italia e il Centro e Nord Europa, è stata scongiurata.
Ma l’azione del Governo regionale si muove parallelamente sulla componente “operativa” che costituisce il momento in cui le grandi opzioni di assetto strutturale vengono declinate in modo specifico e localizzato.
In tale contesto, la volontà di fornire risposte concrete a territori che attendono da troppo tempo il completamento di opere strategiche è stata la logica che ha guidato il percorso di scelta attraverso cui la Regione ha individuato gli interventi finanziati per la Calabria dal Piano per il Sud.
In tema di infrastrutture viarie il Piano contempla, complessivamente, 500 Meuro di interventi mirati al perseguimento di migliori condizioni di accessibilità puntando, quanto più possibile, ad un allineamento degli standard di servizio con il resto del Paese.
Partendo dall’esigenza di rafforzare la comunicazione tra l’est ed l’ovest del nostro territorio e i conseguenti scambi tra lo Jonio ed il Tirreno, particolare attenzione è stata riservata alla Trasversale delle Serre garantendo -per la prima volta nella storia- con 185 Meuro, la completa copertura economica dei lotti non realizzati.
E, sempre in tema di trasversali, sono stati previsti interventi di completamento di importanti itinerari di collegamento come quello tra la SS 616 del Medio Savuto e la SS dei due Mari e quello tra Mirto Crosia-Longobucco.
E’ stato previsto, inoltre, lo stanziamento necessario al collegamento fra lo svincolo di Firmo dell’ Autostrada A3 e lo svincolo di Sibari della S.S. 106, intervento che risponde alla fondamentale esigenza di collegamento tra i due importanti itinerari, la Salerno – Reggio Calabria e la Statale 106 Jonica.
E, nell’ambito della concertazione istituzionale con il Governo Centrale non poteva trascurarsi, evidentemente, la statale 106, nel suo “ruolo” di metafora esemplare di un riscatto possibile della nostra Regione.
Nel contesto di una strategia ampia ed ambiziosa, parlare, infatti, della Statale 106 è come parlare della Calabria stessa. La consegna di altri 12 Km di questa importante arteria al territorio regionale, che garantiranno, fra l’altro, di decongestionare il traffico a ridosso della città capoluogo, rappresentano - per la Calabria intera - 12 simbolici chilometri di crescita verso la modernizzazione e lo sviluppo di una via di comunicazione dall’ evidente impatto strategico.
La Jonica rappresenta per la nostra Regione una cifra identitaria precisa, un asse importantissimo per l’intero territorio e un fondamentale strumento di unione e comunicazione tra nord e sud della Calabria.
Ma si tratta, anche, di un’arteria troppo a lungo caratterizzata da inadeguatezza e da insufficienza, simbolo di immobilità e di immobilismo, di mancanza di risorse e di abbandono.
Quella stessa 106 si mostra sempre più spesso motore di grandi mobilitazioni civili e sprone per una presa di coscienza che, negli ultimi anni, ha visto le istituzioni competenti mettere in campo grandi sforzi per il suo adeguamento alle esigenze di sviluppo dei territori.
L’interesse che la Regione Calabria rivolge al tema delle infrastrutture viarie in generale ed alla 106, in particolare, è ulteriormente testimoniato dalle attenzioni nei confronti del tracciato storico di questa importante arteria. Se è vero, infatti, che la realizzazione della Nuova 106, nella sua interezza, richiede risorse economiche pari ad oltre 16 miliardi di euro, l’impegno della Regione anche nei confronti della messa in sicurezza del vecchio tracciato è la prova del rispetto di un pragmatismo con cui la politica è necessariamente chiamata ad agire soprattutto in tempo di scarsa disponibilità di risorse.
Nel rivolgere un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dell’opera che oggi inauguriamo, mi avvio alle conclusioni.
Chi conosce questa Regione conosce ciò di cui essa ha bisogno ed è consapevole che la visione prospettica del nostro territorio necessita di lunghi tempi di attuazione. Tuttavia il “costo” di risultati visibili solo a lungo termine non deve e non può impedire di fare ciò che “serve”. Oggi siamo qui a testimoniare un profondo impegno in questa direzione.
La statale 106 potrà rappresentare uno dei simboli della rinascita calabrese, volano di crescita e sviluppo, emblema dello sforzo di questa nostra terra per uscire dall’immobilismo e dall’arretratezza. Non sarà un’impresa semplice, ma pur con luci e ombre, attraverso successi e fallimenti, a guidarci e ad accompagnarci sarà l’estrema volontà di condurre la Calabria verso il riscatto ed il rilancio che merita.
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