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sabato 12 novembre 2011

CASA:CGIA, SFRATTI MOROSITA' PIU' CHE RADDOPPIATI IN 10 ANNI

 (ANSA) - VENEZIA, 12 NOV - Tra il 2001 e il 2010 i provvedimenti di sfratto emessi per morosita' sono piu' che raddoppiati: un indice di allarme sulle difficolta' economiche che stanno vivendo le famiglie italiane evidenziato dalla Cgia di Mestre. Se nel 2001 il numero di sfratti aveva sfiorato le 27.000 unita' (precisamente 26.937), nel 2010 hanno superato quota 56.000 (esattamente 56.147), registrando, in questo periodo di tempo, un incremento del +108,4%. Nel 2007, rileva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, gli sfratti scesero a quota 33.959, l'anno successivo salirono a 41.203 e nel 2009 raggiunsero quota 51.576: il valore record viene toccato nel 2010 quando gli sfratti emessi per morosita' superano la soglia dei 56.100 provvedimenti. A livello regionale l'incremento piu' deciso avvenuto nel decennio 2001-2010 e' stato registrato nelle Marche (+316,3%), a seguire la Lombardia (+249,1%) e la Calabria (+203,3%). L'impennata, sottolinea Cgia, si e' verificata nonostante una leggera riduzione del numero di famiglie in possesso di un contratto di affitto: tra il 2001 ed il 2009 la diminuzione e' stata del 2,9%. Alla fine del 2009 (ultimo dato disponibile) il numero di nuclei familiari che viveva in un'abitazione in affitto era di circa 4.215.000, pari al 17,1% del totale delle famiglie italiane. In termini assoluti, la macroarea che presenta il numero piu' elevato di nuclei in affitto e' il Mezzogiorno, con 1.424.085 unita'. ''Rispetto ad un tempo - commenta Bortolussi - sono mutate anche le tipologie familiari colpite dallo sfratto per morosita'. Se fino a qualche anno fa le piu' interessate erano quelle guidate da lavoratori dipendenti, da pensionati o da persone che erano state espulse dal mercato del lavoro, negli ultimi anni, invece, hanno assunto dimensioni numeriche sempre piu' preoccupanti anche quelle composte da immigrati, da famiglie con a capo un artigiano, un piccolo commerciante o da giovani titolari di partita Iva che, con l'aggravarsi della crisi, sono scivolate in condizioni di marginalita' economica''.

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