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mercoledì 20 marzo 2013

Regione: Chizzoniti contesta nota Avvocatura Regionale su assegnazione fondi Sanità


Il Presidente della Commissione Speciale di Vigilanza Aurelio Chizzoniti, con riferimento alla nota inviatogli dalla Direzione Generale dell’Avvocatura Regionale in ordine ai pregressi interventi “tesi ad eliminare le discrasie nell’ambito dell’assegnazione dei fondi della Sanità Regionale ai Laboratori di Analisi e Strutture Specialistiche ambulatoriali accreditati”, “ne contesta il contenuto che elude e minimizza il problema”.
Infatti, il Presidente della Commissione di Vigilanza rammenta all’Avvocatura Regionale la recentissima segnalazione dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato che in data 29 febbraio 2013 ha formulato “incisive osservazioni in ordine alla quantificazione dei budget”.
“Stigmatizzando il fatto che i criteri e i percorsi per la definizione dei budget 2012-2013 seguiti dalla Regione Calabria sono essenzialmente ancorati alla ‘spesa storica’ sollevando, per l’effetto, criticità di natura concorrenziale in quanto, attribuendo a ciascuna struttura privata e accreditata sostanzialmente lo stesso budget dell’esercizio precedente, si cristallizzano di fatto le posizioni degli operatori preesistenti sul mercato e non si consente un adeguato sviluppo delle strutture maggiormente efficienti. Le stesse restano penalizzate ai fini della copertura della spesa pur avendo raggiunto risultati migliori rispetto ad altre strutture. Il Garante, prosegue Chizzoniti, sostiene senza mezzi termini che la valorizzazione del principio della spesa storica, ‘ostacola l’accesso sul mercato anche di nuovi soggetti imprenditoriali inevitabilmente pregiudicati’. Il Garante, incalza Chizzoniti, richiama anche criticità connesse al metodo della spesa storica rilevate anche in ‘recenti pronunce dei Giudici                                                                                                                                                                                         amministrativi’  ma ignorate o sottovalutate da chi avrebbe dovuto avvertire, la sensibilità e la responsabilità di confrontarsi con una realtà che spinge la Regione Calabria verso un contenzioso dalle conseguenze devastanti. Il Presidente della Commissione di Vigilanza infatti richiama le graffianti considerazioni del Garante che ha rilevato come il criterio de quo, oltre a non garantire la razionalizzazione delle erogazioni delle prestazioni sanitarie sulla base dei bisogni relativi a livello distrettuale, non risulti più adeguato a rispondere alle esigenze dell’utenza e consentire nello stesso tempo lo sviluppo con pari opportunità di nuovi e adeguati operatori’”. Chizzoniti richiama anche altre valutazioni del Garante che parla apertamente di “distorsioni concorrenziali” suggerendo, contestualmente, la sostituzione del sistema della spesa storica, attualmente assunto, con altri. “Ad esempio la dislocazione territoriale, le potenzialità di erogazione con riferimento alla dotazione tecnologica, le unità di personale qualificato, le modalità di prenotazione di accesso alle prestazioni sanitarie, la correttezza dei rapporti con l’utenza – ispirati al principio di non discriminazione, alla valorizzazione del livello di efficienza della singola struttura nonché all’effettivo soddisfacimento delle esigenze della domanda”.
Conclusivamente, il Presidente della Commissione di Vigilanza invita i vertici della Regione Calabria a “valutare l’opportunità di recepire le eloquenti indicazioni dell’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato rivedendo, opportunamente, i principi fin qui seguiti ed Autorevolmente aliunde contestati”.

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