In merito alla
vicenda Coopmar, si sta registrando da parte di Mct una inaccettabile beffa a
danno di 38 lavoratori che legittimamente chiedono di poter svolgere il proprio
lavoro.
La cooperativa
che si occupa di rizzaggio, dopo aver ricevuto lo scorso dicembre dall’Autorità
portuale la concessione ad operare all’interno dello scalo, sta ora subendo da
parte della principale azienda terminalista un atteggiamento ostruzionistico degno
di essere denunciato pubblicamente.
Meno di un
anno fa ebbi a dire che l’accordo sulla cassa integrazione rappresentava una
grave sconfitta della politica, lamentando in particolare che quella operazione si sarebbe
tradotta solamente in una opportunità data alla Mct per uscire da una crisi
produttiva interna senza alcuna garanzia per i lavoratori che rischiavano di
essere inseriti in una strada senza ritorno.
Oggi, quella
mia preoccupazione si sta rivelando fondata perché la strategia aziendale della
MCT mira solamente a creare profitti sulle spalle dei lavoratori, ai quali non
si può chiedere nulla di più rispetto a quanto stanno facendo con grande senso
di responsabilità.
La Mct non può
pretendere dalla Coopmar condizioni che sa a priori essere insuperabili per
affidarle le commesse. E’ assurdo, ad
esempio, che la stessa cooperativa abbia versato 13 mila euro all’Inail per
farsi rilasciare un Durc senza aver espletato ancora alcuna prestazione
lavorativa.
Non intendiamo
tacere di fronte a tutto ciò e chiediamo un intervento del Prefetto affinché
trovi soluzione questa vicenda che purtroppo non rappresenta un caso isolato
nel territorio reggino ed in particolare nella Piana di Gioia Tauro.
Basta con
l’accettare supinamente che Mct faccia il bello ed il cattivo tempo a propria
totale discrezione, soprattutto quando si tratta di salvaguardare posti di
lavoro senza che ci sia un giustificato motivo che le consenta di non ovviare
ai propri doveri.
Sono trascorsi
tre mesi da quando la Coopmar detiene la nuova concessione ed il livello di pazienza
dei lavoratori ha superato la normale sopportabilità e pertanto chiedo sia al
Prefetto che al Presidente della Provincia di farsi carico di incontrare
l’azienda per consentire ai 38 lavoratori di riprendere l’attività all’interno
dello scalo.
In sostanza propongo
un protocollo d’intesa tra Prefettura, Provincia, Mct e Coopmar con il quale
l’Ente guidato dal presidente Raffa si impegni a fare da garante delle somme
richieste dall’azienda terminalista in modo che la Coopmar riprenda
immediatamente a lavorare. In tale modo la Coopmar potrà fatturare in pochi
mesi quanto eventualmente anticipato dalla Provincia alla quale verrebbe
restituita la somma impegnata con la Mct.
Non si perda
ulteriore tempo, perché in questo periodo di crisi economico-sociale chi occupa
ruoli istituzionali è chiamato a farsi carico di questi problemi che hanno
assoluta.
Giuseppe Longo
Consigliere Provinciale PRC
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