Reggio Calabria, 8 gen. (Adnkronos) - "Vi sono indizi chiari precisi e concordanti per affermare con certezza che anche le difformita' contenute in queste (trascrizioni) fossero dolose". Lo scrive il gip Vincenzo Pedone nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Roberto Crocitta, il consulente arrestato per avere favorito le cosche di 'ndrangheta con trascrizioni ideologicamente false. Dopo la prima trascrizione compiacente a favore di Francesco Pesce, scrive il gip, e' evidente che "all'interno delle cosche facenti parte dell'articolazione dell'associazione denominata 'ndrangheta operante nella fascia tirrenica della provincia reggina fosse divenuto notorio che il Crocitta era disposto a trascrivere dolosamente il falso per aiutare gli indagati ad eludere le investigazioni dell'Autorita': non puo' essere un caso, del resto, il fatto che le tre relazioni oggetto di imputazione fossero state redatte nell'interesse di soggetti tratti in arresto in esecuzione delle piu' note operazioni riguardanti il mandamento tirrenico eseguite a cavallo tra la primavera e l'estate del 2010 (cioe' All Inside, Cosa Mia e Crimine)". Il gip Vincenzo Pedone scrive ancora "Si era creato, quindi, una sorta di rapporto sinallagmatico fra Crocitta Roberto e la 'ndrangheta operante nel mandamento tirrenico, rapporto in forza del quale il Crocitta veniva retribuito profumatamente per le false trascrizioni eseguite". Crocitta e' stato sentito dagli inquirenti durante le indagini. Ha affermato di essere costretto ad accettare consulenze di parte, oltre a quelle dell'autorita' giudiziaria con cui collabora da 18 anni, a causa dei ritardi nei pagamenti del Tribunale e della sua esigenza di mantenere due figli. Per la consulenza Bellocco ha dichiarato di avere ricevuto il compenso di circa 400-500 euro. Per lo stesso tipo di lavoro il Tribunale avrebbe pagato 14,30 euro.
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