Una
delegazione della Giunta e del Consiglio comunale si è recata in visita ieri
mattina alla casa circondariale di via Popilia per portare ai detenuti il
saluto del Comune di Cosenza in occasione della Festa dell’Epifania.
La
delegazione di amministratori e consiglieri era composta dal Vicesindaco Katya
Gentile, dal Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, dall’Assessore
alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa e, inoltre, dai
consiglieri comunali Lino Di Nardo, Francesco De Cicco, Michelangelo Spataro,
Maria Lucente, Claudio Nigro, Pierluigi Caputo e Francesco Spadafora.
La
delegazione è stata accolta dal direttore dell’istituto di pena Filiberto
Benevento.
Amministratori
e consiglieri hanno incontrato gli ospiti della casa circondariale all’interno
del piccolo teatro dell’istituto di pena di via Popilia.
A
prendere la parola per prima, il Vicesindaco Katya Gentile che ha sottolineato
come “la pena deve rispondere ad funzione rieducativa ed è per questo che le
istituzioni devono individuare dei percorsi riabilitativi che siano di ausilio al
reinserimento sociale di chi è privato della libertà personale. Non è un caso –
ha detto ancora la Gentile - che il Comune abbia sottoscritto con la casa
circondariale, poco prima di Natale, un protocollo d’intesa, finalizzato
all’inserimento lavorativo dei detenuti e con il quale si dà seguito all’intesa
sottoscritta a livello nazionale tra l’Anci
e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.”
Grazie
alla convenzione l’Amministrazione comunale metterà a disposizione dei detenuti
ristretti nell’istituto penitenziario cosentino alcune opportunità per lo
svolgimento di lavori di pubblica utilità. Alla casa circondariale il compito,
invece, di individuare tra i detenuti quelli provvisti dei requisiti per
l’ammissione al lavoro esterno, al regime di semilibertà, all’affidamento in
prova al servizio sociale.
Nel
suo intervento poi l’Assessore De Rosa ha ricordato inoltre come “il protocollo
d’intesa firmato dal Comune con la direzione del carcere rappresenti uno
strumento importantissimo per ridare ai detenuti, attraverso il lavoro, la
dignità perduta ed anche per migliorare le loro condizioni esistenziali che sono
sicuramente fonte di sofferenza e di forte disagio.”
La
visita di ieri è stata commentata con favore anche dal Presidente del Consiglio
comunale Luca Morrone che ha auspicato incontri periodici attraverso i quali si
possa far percepire agli ospiti della casa circondariale la vicinanza delle
istituzioni.
Vicinanza
che è stata manifestata ieri anche con un gesto simbolico: la donazione, da parte
del consigliere comunale Francesco De Cicco, di otto palloni che i detenuti
potranno utilizzare nel corso degli incontri di calcio che si organizzano
all’interno della casa circondariale.
Durante
il colloquio sollecitato dal direttore Filiberto Benevento alcuni detenuti
hanno chiesto, inoltre, all’Amministrazione comunale l’acquisto di alcuni
calciobalilla, di libri per la biblioteca e la possibilità di far partire dei
corsi di formazione per l’avviamento al lavoro.
Dopo gli interventi istituzionali , amministratori,
consiglieri e detenuti hanno assistito allo spettacolo del cabarettista
cosentino Emanuele Gagliardi, non nuovo a coniugare la sua vena attoriale e
comica con l’impegno nel sociale che lo ha portato già in altre occasioni ad
esibirsi davanti ai detenuti. Gagliardi era stato invitato qualche tempo fa in
Commissione cultura a Palazzo dei Bruzi dal Presidente Claudio Nigro e in
quella sede era maturata l’idea di farlo esibire nuovamente all’interno della
casa circondariale di Cosenza.
Veramente esilaranti i suoi siparietti
comici attraverso i quali Gagliardi riesce, come pochi, a fornire una chiave di lettura antropologica del
calabrese medio.
Uno dei suoi sketches più riusciti,
“Intrigo di Calabria”, nel quale, con una sorprendente versatilità, compie una
ricerca approfondita, da Castrovillari a Reggio Calabria, sui dialetti che
attraversano la nostra regione, ha suscitato gli applausi a scena aperta anche
degli ospiti della casa circondariale.
Al termine dell’incontro, omaggio
floreale (rose rosse) dai detenuti al Vicesindaco Gentile, all’Assessore De
Rosa e alle educatrici della casa circondariale.
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