Apprendiamo dagli organi di stampa e dall’allarme
lanciato dai movimenti e dai cittadini che, presto, potrebbe consumarsi una
vera e propria beffa ai danni del territorio della Piana. Stiamo parlando del
rigassificatore che la LNG Medgas vorrebbe costruire a San Ferdinando. La beffa
verrebbe proprio dal Parlamento. Uno degli ultimi “regalini” lasciato dal
cosiddetto governo “tecnico” di Monti sarebbe proprio il comma 1 bis
dell’articolo 38 del decreto sviluppo che, di fatto, supera le stringenti
prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, per ben due
volte, si era già espresso con pareri interlocutori negativi alla costruzione
dell’impianto che avrebbe ripercussioni pericolose sul territorio della Piana.
All’articolo 38 del decreto sviluppo leggiamo
infatti “Nell'ambito del procedimento
per il rilascio della
concessione demaniale (…)
l'eventuale parere definitivo del
Consiglio superiore dei lavori pubblici
viene reso entro centoventi giorni
dalla richiesta. Decorso tale
termine, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti
invita il Consiglio superiore dei lavori pubblici a
provvedere entro un
termine non superiore ad
ulteriori trenta giorni, decorsi i quali
il parere si intende reso in senso favorevole (…)
e si
procede alla conclusione
del procedimento di concessione demaniale
entro i successivi
sessanta giorni”. In pratica un
“silenzio assenso” inaccettabile che consentirebbe di superare tutti i veti in
maniera subdola passando automaticamente la palla all’Autorità portuale che
dovrà rispondere alle richieste della LNG Medgas.
Riteniamo questo un vero e proprio imbroglio teso ai danni dei
cittadini; il tentativo di costruzione di questo impianto, inutile e dannoso
per una serie di motivi che abbiamo denunciato più volte, non può passare in
questo modo nel silenzio generale. Invitiamo i Sindaci dell’area ad intervenire
rumorosamente in merito; non possiamo accettare che ancora una volta prevalgano
gli interessi dei potentati economici sulla salute dei cittadini raggirando
qualsiasi regola democratica. Vogliamo uno sviluppo che sia sostenibile sotto
tutti i punti di vista, primo tra tutti il benessere di un territorio che
salvaguardi la salute e la sicurezza della cittadinanza. Dal canto nostro siamo
pronti a schierarci con movimenti e società civile per intraprendere una
battaglia che abbia a cuore davvero il nostro territorio.
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.