Visita il nuovo sito Italia Inchieste

E' ONLINE IL NOSTRO NUOVO SITO ITALIA INCHIESTE (http://italiainchieste.it/) CON PIU' NOTIZIE, PIU' SPAZIO PER I LETTORI, PIU' INTERATTIVITA', VIDEO E NOVITA'... VI ASPETTIAMO!!!

mercoledì 9 gennaio 2013

AWL: Rigassificatore San Ferdinando, Cirella e Di Martino “Non vogliamo silenzi a scapito del nostro territorio.”


Apprendiamo dagli organi di stampa e dall’allarme lanciato dai movimenti e dai cittadini che, presto, potrebbe consumarsi una vera e propria beffa ai danni del territorio della Piana. Stiamo parlando del rigassificatore che la LNG Medgas vorrebbe costruire a San Ferdinando. La beffa verrebbe proprio dal Parlamento. Uno degli ultimi “regalini” lasciato dal cosiddetto governo “tecnico” di Monti sarebbe proprio il comma 1 bis dell’articolo 38 del decreto sviluppo che, di fatto, supera le stringenti prescrizioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che, per ben due volte, si era già espresso con pareri interlocutori negativi alla costruzione dell’impianto che avrebbe ripercussioni pericolose sul territorio della Piana.
All’articolo 38 del decreto sviluppo leggiamo infatti “Nell'ambito   del procedimento per il  rilascio  della  concessione  demaniale  (…)  l'eventuale  parere definitivo del Consiglio superiore dei  lavori  pubblici  viene  reso entro centoventi giorni dalla richiesta.  Decorso  tale  termine,  il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  invita  il  Consiglio superiore dei lavori pubblici  a  provvedere  entro  un  termine  non superiore ad ulteriori trenta giorni, decorsi i quali  il  parere  si intende reso in senso favorevole (…) e  si  procede  alla  conclusione  del  procedimento  di concessione  demaniale  entro  i  successivi  sessanta   giorni”. In pratica un “silenzio assenso” inaccettabile che consentirebbe di superare tutti i veti in maniera subdola passando automaticamente la palla all’Autorità portuale che dovrà rispondere alle richieste della LNG Medgas.
Riteniamo questo un vero e proprio imbroglio teso ai danni dei cittadini; il tentativo di costruzione di questo impianto, inutile e dannoso per una serie di motivi che abbiamo denunciato più volte, non può passare in questo modo nel silenzio generale. Invitiamo i Sindaci dell’area ad intervenire rumorosamente in merito; non possiamo accettare che ancora una volta prevalgano gli interessi dei potentati economici sulla salute dei cittadini raggirando qualsiasi regola democratica. Vogliamo uno sviluppo che sia sostenibile sotto tutti i punti di vista, primo tra tutti il benessere di un territorio che salvaguardi la salute e la sicurezza della cittadinanza. Dal canto nostro siamo pronti a schierarci con movimenti e società civile per intraprendere una battaglia che abbia a cuore davvero il nostro territorio.

Nessun commento:

Posta un commento

Puoi commentare questa notizia.