(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 12 GEN - La prima sezione giurisdizionale centrale di Appello della Corte dei Conti ha accolto il ricorso contro una sentenza della sezione calabrese della magistratura contabile a carico dell'ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, attuale presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ed un tecnico comunale, l'ing. Giuseppe Granata, per un presunto danno erariale di circa 1,4 milioni di euro. Lo ha reso noto lo stesso Scopelliti nel corso di una conferenza stampa. ''La vicenda - ha detto Scopelliti - era legata all'acquisto da parte del comune di Reggio del complesso industriale denominato 'Italcitrus', decisione avviata dalla Giunta municipale nel 2003 e suggellata dal voto finale del Consiglio comunale. L'amministrazione comunale da me guidata aveva deciso di acquisire quell'area per aprire nuove opportunita' di sviluppo del territorio, tenuto conto che la Rai, con Cattaneo e Sacca', che all'epoca erano ai vertici dell'azienda, aveva espresso l'intenzione di realizzare a Reggio Calabria una struttura di produzione da inserire nelle nuove programmazioni a supporto della neonata Rai-Med, progetto che venne poi meno a causa della crisi''. ''Peraltro - ha aggiunto Scopelliti - anche la Scuola superiore della Pubblica amministrazione, ancora oggi ospitata in un immobile vetusto, aveva valutato positivamente l'opportunita' di allocare la nuova sede proprio in quell'area. La vicenda era stata oggetto di una feroce polemica del centrosinistra contro di me nel corso delle elezioni amministrative del 2007 ed ebbe anche risvolti sul piano penale. Il relativo procedimento, pero', si concluse con la richiesta di archiviazione da parte del pm, Carmela Squicciarini, che incarico' come consulente il prof. Giuseppe Imbesi, urbanista di fama internazionale politicamente vicino alla sinistra. Rimase, invece, in piedi il procedimento contabile che adesso, con l'accoglimento da parte della Corte dei conti del ricorso presentato dagli avvocati Raffaello Abenavoli e Mario De Tommasi, dovra' essere riconsiderato entro sei mesi attraverso il lavoro di valutazione affidato ai tecnici dell'Agenzia delle Entrate''. ''Voglio, infine, sottolineare, e non e' poco - ha concluso Giuseppe Scopelliti - che quella transazione con i proprietari di 'Italcitrus' taglio' le unghie sul nascere ad ogni tentativo di speculazione edilizia, tenuto contro che quel sito sorge su terreni caratterizzati dai massimi indici di fabbricazione su cui potevano essere realizzati circa duecento unita' immobiliari. Da chi, se non dalla ndrangheta?''.
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