(di Teodoro Fulgione) (ANSA) - ROMA, 11 GEN - ''Ieri e' stato un successo. Dobbiamo andare avanti cosi' ''. Silvio Berlusconi si gode ''la vittoria da Santoro'', ne parla con tutti: con i suoi fedelissimi e con i leader dei partiti 'apparentati' che incontra nel corso della giornata. Ma prova a mantenere i piedi per terra ed invita tutti a concentrarsi sul 'da farsi'. I termini per la registrazione di simboli e coalizione stringono. E si deve fare in fretta anche per le liste: un puzzle, quello tra apparentamenti e candidature, che va risolto al piu' presto e senza ferire la sensibilita' di nessuno. Intanto torna ad attaccare Mario Monti ma nella consapevolezza che se al Senato si profilasse un pareggio sarebbe necessario un ''accordo''. Quanto alle alleanze il pezzo piu' grande, la Lega Nord, e' gia' stato sistemato nel disegno delle intese elettorali del Cavaliere. Domattina, ci sara' l'incontro decisivo con Roberto Maroni a Roma. Anche se, in realta' - spiegano fonti del Pdl - ''si trattera' soltanto di una formalita'. L'accordo c'e' gia', va semplicemente siglato davanti ad un notaio alla presenza di tutti i leader della coalizione''. Qualche problema arriva dalla presenza, a sorpresa, di Luciano Moggi tra i candidati di centrodestra. Stefania Craxi, leader di Riformatori italiani, lista che finora sembrerebbe pronta per essere apparentata con il Pdl, presenta il discusso ex dg della Juventus, al centro dello scandalo di calciopoli, come proprio capolista in Piemonte. Una scelta che crea qualche imbarazzo nella coalizione. Ma non e' l'unica preoccupazione per il Cav: c'e' da tener conto delle 'bizze' di Gianfranco Micciche', ai ferri corti con Lombardo in Sicilia. C'e' poi la questione degli ex An, confluiti in Fratelli d'Italia, che temono di perdere posizioni nei confronti degli ex Forza Italia. E tra questi ultimi, c'e' la pattuglia di quelli che sperano in una riconferma e i nuovi 'arrivi' promessi dallo stesso Berlusconi. Una partita a parte la gioca Gianpiero Samori': il suo Mir e' molto attivo in Sicilia, Calabria ed Emilia Romagna. Berlusconi, intanto, ringalluzzito dalla performance a 'Servizio Pubblico' e dai sondaggi che gli arrivano (secondo l'Istituto Piepoli ieri ha guadagnato un punto percentuale grazie alla sua apparizione su La7), sembra aver acquistato nuove energie. Anche oggi ha continuato l'offensiva mediatica: attacchi a Monti e Bersani, ma anche proposte per il fisco. Al premier manda a dire che puo' scordarsi il Quirinale: ''Monti al Colle? Assolutamente no'', risponde. Forse anche per chiudere qualsiasi spiraglio di trattativa Pd-Monti post-voto. Piu' possibilista, invece, nei confronti di una intesa con la sinistra, se dal voto non uscisse una maggioranza chiara: ''Se ci fosse un pareggio al Senato - spiega - si porrebbe un problema e allora credo che dovranno essere trovate altre soluzioni per una qualche collaborazione, un qualche accordo tra le forze politiche piu' importanti'' (ovvero - intende - senza Monti). Appare un tentativo per mettere in un angolo i centristi in campagna elettorale a favore del bipolarismo Pdl-Pd. Sul piano delle proposte economiche, nel corso di un forum con l'Adnkronos, rilancia la vecchia idea di ''due aliquote Irpef al 23% e al 33%'' ma anche una ''riforma del sistema sanitario nazionale'' e l'introduzione di una ''garanzia dello Stato nei confronti delle aziende per i prestiti bancari''. Infine, lancia la candidatura di Beatrice Lorenzin alle Regionali nel Lazio. Ma nel centrodestra c'e' chi parla soltanto di ''una ipotesi, tra le tante, di candidatura''. Sullo sfondo c'e' l'opposizione di Francesco Storace. Il leader della Destra dovrebbe farsi da parte, dopo che e' gia' sceso in campo, ed appoggiare la Lorenzin. La partita rientra nel 'gioco' delle liste. Entro domani devono essere presentati i simboli e gli apparentamenti con l'indicazione del capo della coalizione. Nei partiti piu' piccoli si registra qualche schermaglia tra 'Fratelli d'Italia' e la Lega Nord: alla fine si trovera' un compromesso per mettere insieme due liste che, almeno nei nomi, sembrano se non alternative almeno in competizione. La notte porta consiglio. Per ora si lavora agli accordi ma il lavoro piu' complesso sara' quello per le liste: c'e' tempo fino al 21 gennaio.
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