Il tentativo, inutile e grottesco,
dell’amministrazione comunale finalizzato a creare finte illusioni sulla
vicenda dei librai e degli agenti editoriali reggini mette in risalto, una
volta di più, l’assoluta inadeguatezza della giunta Arena.
Nonostante la drammatica chiarezza
dei fatti e dei termini della questione, come da noioso copione, la giunta
Arena nega l’evidenza e addirittura, senza alcun minimo senso del pudore,
lancia, nei nostri confronti, la ridicola accusa secondo la quale avremmo
creato facili allarmismi.
Pertanto, onde evitare confusione e
cadere nella penosa manovra dell’amministrazione comunale finalizzata,
semplicemente, a creare equivoci, ci permettiamo di ricapitolare la vicenda e
ribadire dettagliatamente una questione che sta, giustamente, creando, ogni
giorno di più, enorme sconcerto, indignazione e proteste per migliaia di
famiglie reggine.
I fatti concreti, altro che gli allarmismi,
sono duri e non lasciano scampo ad Arena e alla sua fallimentare giunta. Le famiglie,
infatti, proprio in queste ore, sono costrette a pagare il “corredo” di tutti i
libri scolastici dei propri ragazzi: da quelli per le scuole elementari o
primarie a quelli, decisamente costosi (circa 200-250 euro) per le secondarie
di primo e secondo grado che pesano sensibilmente sui bilanci familiari. Una
situazione che non ha paragoni da nessuna parte d’Italia e che, lo ripetiamo
con grande forza, rappresenta un chiaro e colpevole sovvertimento del diritto
allo studio previsto dalla Costituzione Repubblicana. In tal senso, invitiamo
il sindaco Arena e la sua giunta ad andare a rileggersi l’art. 34 della Carta Costituzionale.
Se, oggi, le famiglie reggine devono comprare tutti i libri vi è un’unica ed
esclusiva colpa e responsabilità che è della giunta Arena.
Infatti, librai e gli agenti editoriali hanno deciso
di fare pagare i testi scolastici, poiché l’amministrazione comunale ha
totalmente disatteso gli impegni, formalmente assunti nel settembre 2011, relativi
al pagamento delle fatture concernenti le forniture dei libri dello scorso anno
scolastico. In questo frangente moltissimi librai hanno, purtroppo, chiuso per
fallimento e molti altri sono in procinto di farlo. Di conseguenza, usare toni
trionfalistici per avere, oggi, pagato soltanto la seconda tranche, di un
debito (secondario) dello scorso anno scolastico, relativa esclusivamente alle
cedole comunali delle scuole elementari rappresenta una beffa verso la città che,
fra l’altro, non produrrà alcun beneficio rispetto alla tragica situazione che
stanno vivendo i librai, gli agenti editoriali e, di conseguenza, le famiglie che
sono costrette a sborsare fior di quattrini per comprare i libri scolastici dei
propri ragazzi.
Del resto i numeri sono chiari e
implacabili: rispetto ad un debito complessivo di circa 900.000 euro qualcuno
ha pensato di risolvere il problema e di gettare fumo negli occhi della gente con
il pagamento di neanche 100.000 euro che, ribadiamo, sono relativi a fatture riguardanti,
esclusivamente, lo scorso anno scolastico. Infatti, furbescamente, gli
esponenti della giunta Arena non parlano e tacciono sulla grandissima parte del
debito, circa 750.000 euro, costituita dai buoni libro e dal comodato d’uso
riservati agli studenti delle scuole secondarie. Buoni libro consegnati agli
studenti, sempre durante lo scorso anno scolastico, che, ad oggi e chissà fino
a quando, sono soltanto carta straccia. Quindi, come sempre, gli annunci
roboanti hanno avuto vita breve e le bugie sono state facilmente smascherate, con
la grave aggravante caratterizzata dal cinico, quanto inutile, tentativo di
prendere in giro i librai, gli agenti editoriali e, in primo luogo, le famiglie
reggine.
Assistiamo, con grande sconcerto, ad
un assoluto dilettantismo amministrativo della giunta Arena. Un atteggiamento
che offende la città e provoca danni, sempre maggiori, che ricadono, unicamente
e drammaticamente, sugli incolpevoli e
sempre più sbigottiti reggini.
Viene naturalmente spontaneo un solo
imperativo: per il bene di Reggio, andatevene a casa!!!
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