(ASCA) - Catanzaro, 17 set - L'11 settembre sono state depositate in Cassazione i due quesiti referendari sul lavoro per ''ripristinare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori abrogato dalla riforma Fornero e i diritti minimi universali previsti dal CCNL cancellati dal Governo Berlusconi con l'art. 8 del decreto legge n. 138 del 2011''. Questo e' avvenuto, spiega in una nota Sel Calabria, proprio in coincidenza dei primi effetti operativi della cosiddetta riforma Fornero (sono stati licenziati a Roma 2 operai della Huawei per questioni di produttivita'). Sinistra Ecologia Liberta', insieme alle altre forze della sinistra e alla Cgil ha cosi' avviato un percorso per ''ripristinare i diritti cancellati e la democrazia sui luoghi di lavoro. La finalita' e' quella di cancellare parte di quella riforma che ha solo generato confusione nel mercato del lavoro, aumentando la precarieta' dei lavoratori. Non si possono barattare i diritti dei lavoratori con qualche elemosina in termini di incentivi e bonus, cosi' come non si possono mettere definitivamente in discussione i diritti minimi universali previsti dalla contrattazione nazionale''. Ad ottobre, anche in Calabria, iniziera' una grande campagna di massa per la raccolta delle firme a sostegno dei referendum, insieme a quella per l'istituzione del ''reddito minimo garantito per tutte e tutti''. Sinistra Ecologia Liberta', proprio per queste ragioni e per l'importanza delle iniziative promosse, intende lanciare una grande campagna di sensibilizzazione e mobilitazione su tutto il territorio calabrese, dibattiti, gazebo e tavoli in tutte le piazze della nostra regione per incontrare migliaia di giovani, disoccupati, precari, lavoratori e cittadini per un nuovo protagonismo e il rilancio di una buona politica anche in Calabria.
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