4 milioni e 280 mila euro arriveranno
presto nelle casse comunali per interventi urgenti nelle scuole, finalizzati
alla messa in sicurezza degli edifici scolastici cittadini e alla prevenzione e
riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche non
strutturali, degli stessi edifici.
A darne notizia è il Vicesindaco e
Assessore alla riqualificazione urbana Katya Gentile
Sono 16 in tutto gli istituti
scolastici cittadini che beneficeranno degli interventi, una volta che
l’Amministrazione comunale sottoscriverà per ogni scuola la prevista
convenzione con il Ministero delle Infrastrutture per i successivi adempimenti.
Il Vicesindaco Katya Gentile ha
comunicato anche l’elenco completo degli istituti scolastici che beneficeranno
dei fondi.
-
Scuola elementare
via Saverio Albo;
-
Istituto
comprensivo Spirito Santo;
-
Scuola Elementare
Via Negroni;
-
Scuola elementare
Cuturella “Carmelina D’Ambrosio – via Popilia;
-
Scuola elementare
“Mario Dionesalvi” – via Giulia;
-
Scuola elementare
“Falcone”;
-
Scuola elementare
via Milelli;
-
Scuola elementare
e materna “Giuseppina De Matera” – via Aldo Moro;
-
Scuola materna –
via Sprovieri;
-
Scuola materna
Donnici Superiore;
-
Scuola materna ed
elementare Viale Cosmai;
-
Scuola materna
“Ginzburg”;
-
Scuola materna
“Madre Teresa di Calcutta”;
-
Scuola media via
De Rada;
-
Scuola media
“B.Zumbini”;
-
Scuola media via
Negroni.
Soddisfazione per l’arrivo dei fondi è
stata espressa dal Vicesindaco Katya Gentile.
“Il nostro compiacimento – afferma la
Gentile – deriva dal fatto che finalmente
si è sbloccato un finanziamento che attendevamo dall’agosto 2011. Non
possiamo, a questo proposito, non ringraziare la Regione Calabria e
segnatamente l’assessorato regionale ai lavori pubblici che ha avuto un ruolo
decisivo nell’esperire tutte le procedure necessarie che hanno condotto alla
deliberazione del CIPE.
I fondi che arriveranno – ha proseguito
il Vicesindaco – ci consentiranno di intervenire in ben 16 scuole cittadine, a
testimonianza dell’attenzione che l’Amministrazione comunale rivolge alla
sicurezza negli istituti scolastici per far sì che i bambini che li frequentano
siano tutelati e svolgano le lezioni nelle migliori condizioni di salubrità.
Ecco perché, in attesa che arrivino i fondi, non siamo stati con le mani in
mano, ma, con le esigue risorse a disposizione del bilancio comunale, siamo
intervenuti, a tempo di record, sia alla scuola Falcone 8dove abbiamo avuto il
coraggio anche di scelte impopolari, quando si è trattato di trasferire le
lezioni nella scuola di via Giulia) che alla “Giuseppina De Matera” ed abbiamo
inoltre appaltato la manutenzione ordinaria degli istituti per metterci al
riparo da tutti quegli inconvenienti che possono verificarsi durante l’anno
scolastico, come la rottura dei servizi igienici o del vetro di una finestra,
ecc.
Ciò abbiamo fatto perché, mantenendo
fede al proposito che abbiamo dichiarato sin dal nostro insediamento,
intendiamo programmare e progettare gli interventi piuttosto che affidarci
all’episodicità degli stessi.
A questo ha contribuito la solerzia
degli uffici, coordinati dal dirigente, Arch.Cucunato e assistiti
dall’ing.Colucci, che hanno già quasi pronte le convenzioni con il Ministero
delle Infrastrutture. Naturalmente – ha concluso la Gentile – il completamento
dell’iter procedurale richiederà il tempo necessario.”
Soddisfazione per l’arrivo dei fondi
CIPE è stata espressa anche dall’Assessore alla formazione della coscienza
civica e alla scuola Marina Machì.
“Siamo attenti agli interventi di
sostanza, avendo consapevolezza del fatto che, al di là della didattica e degli
aspetti contenutistici, molto spesso la scuola si confronta con problemi
oggettivi e quotidiani che vanno affrontati e risolti.”
L’Assessore Machì ha aggiunto che
durante la visita di questa mattina da parte degli amministratori di Palazzo
dei Bruzi in occasione del primo giorno di scuola, l’arrivo dei finanziamenti è
stato comunicato ai dirigenti
scolastici.
Con riferimento al prosieguo della visita la Machì ha aggiunto che
“abbiamo avvertito il dovere di recarci in quelle scuole più periferiche dove
maggiore è il disagio sociale. Al posto di proclami, comizi o discorsi
roboanti, abbiamo voluto che i piccoli alunni delle prime classi percepissero
una nostra presenza quasi silenziosa che avesse tutto il sapore di una
vicinanza sentita e non formale con il mondo della scuola.”
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