“Con riferimento agli articoli di
stampa pubblicati questa mattina sulla contribuzione dovuta dalle famiglie
degli allievi delle scuole cosentine al Comune per il servizio di refezione
scolastica, è necessario fare più di una
precisazione, altrimenti si rischia di fornire all’utenza e alla cittadinanza
informazioni fuorvianti”.
Ad affermarlo è l’Assessore alla
formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì che questa mattina
ha incontrato nella sede dell’assessorato una delegazione di genitori,
accompagnati dal vice Presidente del Consiglio comunale e consigliere del
gruppo “Uniti per Paolini” Roberto Sacco, che ha seguito personalmente
l’evolversi della vicenda. Scopo dell’incontro, ricercare soluzioni ai problemi
sollevati dai genitori che da ieri lamentavano un presunto aumento delle
tariffe rispetto a quelle in vigore lo scorso anno.
“Le cose non stanno esattamente così –
ha precisato Marina Machì. Le fasce con l’indicazione della posizione
reddituale delle famiglie non sono state toccate e le tariffe sono rimaste
quelle dello scorso anno; si è proceduto invece ad una redistribuzione delle
fasce di reddito più alte: la prima corrispondente ad un ISEE da 10 a 15 mila
euro, la seconda ad un ISEE oltre i 15 mila euro. Inalterate sono rimaste tutte
le tariffe già previste per lo scorso anno scolastico. Anzi, la fascia che fino
all’anno scorso ricomprendeva una posizione ISEE fino a 9 mila euro è stata
aumentata a 10 mila euro con la stessa tariffa mensile di 62 euro.
Non solo, dunque, abbiamo mantenuto le
esenzioni ma, assieme all’Assessore al
Bilancio Luciano Vigna, abbiamo concordato un percorso che sarà suffragato da
un atto di giunta e che permetterà di reimpiegare il gettito delle tariffe che
riguardano le famiglie con fasce di reddito più alto per estendere la fascia
delle esenzioni alle famiglie, sempre più numerose, che vivono sulla soglia
della povertà”.
L’incontro di questa mattina con la
delegazione dei genitori, sollecitato dal Vice Presidente del Consiglio
comunale Roberto Sacco, è servito a chiarire le posizioni e a ricercare
soluzioni di reciproca soddisfazione.
Intanto, è stata estesa anche la
percentuale della riduzione prevista per quei nuclei familiari con più di un
figlio. Dal secondo figlio in poi la riduzione sulla tariffa passa dal 25 ad
almeno il 30%. La posizione delle
famiglie residenti fuori città che versano in condizioni economiche disagiate
sarà esaminata caso per caso.
“Ringrazio l’Assessore Machì – ha sottolineato
Roberto Sacco – per la sensibilità dimostrata. In un momento di crisi economica
come l’attuale – ha aggiunto Sacco – bisogna cercare in tutti i modi di non
gravare ulteriormente sulle famiglie che appartengono all’area del disagio e
sulle quali già grava il peso affittivo dell’aumento dell’IMU. C’è inoltre da
evitare che le stesse famiglie non facciano traslocare i loro figli dalle
scuole cosentine in quelle di centri vicini come Rende o Mendicino”.
L’Assessore Machì ha voluto precisare
ulteriormente come “il differimento dell’entrata in funzione del servizio mensa
- spesso richiesto dalle scuole stesse per ragioni organizzative – sia stato
comunicato alle scuole con largo anticipo”.
L’ultima precisazione l’Assessore Machì
la riserva, infine, alla possibilità, già in essere, per le famiglie, di
spendere nell’anno scolastico in corso i ticket mensa non spesi lo scorso anno.
Se le famiglie appartengono alla stessa fascia di reddito possono spenderli
direttamente, altrimenti, se dovessero appartenere per quest’anno ad una
diversa fascia (inferiore o superiore), è sufficiente presentare una domanda
allegando il nuovo modello ISEE.
Ciò che è stato precisato per il servizio di refezione scolastica –
conclude Marina Machì – vale anche per il servizio di pre e post scuola: le
tariffe relative alle fasce di reddito già esistenti sono rimaste inalterate,
con l’introduzione di due nuove fasce (da 10 a 15 mila euro e oltre 15 mila
euro).
Nessun commento:
Posta un commento
Puoi commentare questa notizia.