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mercoledì 19 settembre 2012

Cosenza - Mense scolastiche: l’assessore Machì precisa sugli articoli di stampa e incontra i genitori degli alunni


“Con riferimento agli articoli di stampa pubblicati questa mattina sulla contribuzione dovuta dalle famiglie degli allievi delle scuole cosentine al Comune per il servizio di refezione scolastica,  è necessario fare più di una precisazione, altrimenti si rischia di fornire all’utenza e alla cittadinanza informazioni fuorvianti”.
Ad affermarlo è l’Assessore alla formazione della coscienza civica e alla scuola Marina Machì che questa mattina ha incontrato nella sede dell’assessorato una delegazione di genitori, accompagnati dal vice Presidente del Consiglio comunale e consigliere del gruppo “Uniti per Paolini” Roberto Sacco, che ha seguito personalmente l’evolversi della vicenda. Scopo dell’incontro, ricercare soluzioni ai problemi sollevati dai genitori che da ieri lamentavano un presunto aumento delle tariffe rispetto a quelle in vigore lo scorso anno.
“Le cose non stanno esattamente così – ha precisato Marina Machì. Le fasce con l’indicazione della posizione reddituale delle famiglie non sono state toccate e le tariffe sono rimaste quelle dello scorso anno; si è proceduto invece ad una redistribuzione delle fasce di reddito più alte: la prima corrispondente ad un ISEE da 10 a 15 mila euro, la seconda ad un ISEE oltre i 15 mila euro. Inalterate sono rimaste tutte le tariffe già previste per lo scorso anno scolastico. Anzi, la fascia che fino all’anno scorso ricomprendeva una posizione ISEE fino a 9 mila euro è stata aumentata a 10 mila euro con la stessa tariffa mensile di 62 euro.
Non solo, dunque, abbiamo mantenuto le esenzioni  ma, assieme all’Assessore al Bilancio Luciano Vigna, abbiamo concordato un percorso che sarà suffragato da un atto di giunta e che permetterà di reimpiegare il gettito delle tariffe che riguardano le famiglie con fasce di reddito più alto per estendere la fascia delle esenzioni alle famiglie, sempre più numerose, che vivono sulla soglia della povertà”.
L’incontro di questa mattina con la delegazione dei genitori, sollecitato dal Vice Presidente del Consiglio comunale Roberto Sacco, è servito a chiarire le posizioni e a ricercare soluzioni di reciproca soddisfazione.
Intanto, è stata estesa anche la percentuale della riduzione prevista per quei nuclei familiari con più di un figlio. Dal secondo figlio in poi la riduzione sulla tariffa passa dal 25 ad almeno il 30%.  La posizione delle famiglie residenti fuori città che versano in condizioni economiche disagiate sarà esaminata caso per caso.
 “Ringrazio l’Assessore Machì – ha sottolineato Roberto Sacco – per la sensibilità dimostrata. In un momento di crisi economica come l’attuale – ha aggiunto Sacco – bisogna cercare in tutti i modi di non gravare ulteriormente sulle famiglie che appartengono all’area del disagio e sulle quali già grava il peso affittivo dell’aumento dell’IMU. C’è inoltre da evitare che le stesse famiglie non facciano traslocare i loro figli dalle scuole cosentine in quelle di centri vicini come Rende o Mendicino”.
L’Assessore Machì ha voluto precisare ulteriormente come “il differimento dell’entrata in funzione del servizio mensa - spesso richiesto dalle scuole stesse per ragioni organizzative – sia stato comunicato alle scuole con largo anticipo”.
L’ultima precisazione l’Assessore Machì la riserva, infine, alla possibilità, già in essere, per le famiglie, di spendere nell’anno scolastico in corso i ticket mensa non spesi lo scorso anno. Se le famiglie appartengono alla stessa fascia di reddito possono spenderli direttamente, altrimenti, se dovessero appartenere per quest’anno ad una diversa fascia (inferiore o superiore), è sufficiente presentare una domanda allegando il nuovo modello ISEE.
Ciò che è stato precisato per il servizio di refezione scolastica – conclude Marina Machì – vale anche per il servizio di pre e post scuola: le tariffe relative alle fasce di reddito già esistenti sono rimaste inalterate, con l’introduzione di due nuove fasce (da 10 a 15 mila euro e oltre 15 mila euro). 

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