(AGI) - Vibo Valentia, 12 apr. - Avevano intascato un milione e
300mila euro per la realizzazione di strutture alberghiere
nella provincia di Vibo Valentia. Ma i soldi pubblici,
stanziati dall'Unione europea, venivano spesi per ristrutturare
abitazioni private e per ricchi regali di nozze a parenti e
amici. E' la maxitruffa scoperta dalla Guardia di finanza
locale a conclusione di indagini che hanno portato alla
denuncia di 63 persone e al sequestro di conti correnti bancari
e postali, titoli, ville, appartamenti e autovetture per un
importo complessivo superiore al milione di euro. Tra i
denunciati figurano, quali complici, i collaudatori delle
strutture, i titolari di 20 aziende fornitrici e due funzionari
pubblici della Regione Calabria, per reati che vanno dalla
truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche
alla malversazione a danno dell'Unione europea, dalla falsita'
ideologica commessa da privato in atto pubblico alla falsita'
in scrittura privata e alla falsita' ideologica commessa da
pubblico ufficiale in atto pubblico, fino alla dichiarazione
fraudolenta mediante l'uso e l'emissione di fatture per
operazioni inesistenti. Al posto delle strutture turistiche,
sorgevano ville e case.
I particolari dell'operazione saranno illustrati in una
conferenza stampa in programma alle 12 presso la procura della
Repubblica di Vibo Valentia.
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