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domenica 8 aprile 2012

Adico: le news

In 3 anni un milione di giovani occupati in meno

7 aprile 2012
La tendenza generale era nota da tempo, ma il dato effettivo impressiona lo stesso. Nel 2011 i giovani occupati, tra i 15 e i 34 anni, sono diminuiti di oltre un milione di unità rispetto al 2008, passando da 7,1 milioni a 6 milioni e 56.000 nel 2011 (-14,8%).
IL CONFRONTO – È quanto emerge dal confronto dei dati Istat sulla media dello scorso anno. Il paragone con tre anni prima ben evidenzia gli effetti della crisi sulle nuove generazioni. Nel dettaglio, passando dal 2008 (7 milioni e 110 mila occupati under 35) al 2011 (6 milioni e 56 mila) si contano 1 milione e 54 mila giovani in meno al lavoro. Si è trattato di una discesa progressiva, seguita alla crisi. Basti pensare che, come già sottolineato dall’Istituto di statistica, se si considerano gli occupati italiani 15-34enni, in un solo anno, tra il 2011 e il 2010, la riduzione è stata di 233 mila unità. Se poi si guarda alla fascia d’eta tra i 15 e i 24 anni, in proporzione la discesa degli occupati tra il 2011 e il 2008 è stata ancora più forte, ed è pari al -20,5% (303 mila unità in meno).
ANZIANI – Secondo i dati Istat gli occupati nella classe d’età tra i 55 e i 64 anni sono invece aumentati del 15% nell’arco di tre anni, dal 2008 al 2011. Nel dettaglio, gli occupati più adulti (55-64 anni) sono saliti di 376 mila unità, passando da 2 milioni 466 mila del 2008 a 2 milioni 842 mila del 2011.

 

 

Crisi: Cgia, suicidi economici aumentati del 24,6%

6 aprile 2012
Tra il 2008 ed il 2010, segnala la Cgia di Mestre, i suicidi per motivi economici sono aumentati del 24,6%, mentre i tentativi di suicidio, sempre legati alle difficoltà economiche, sono cresciuti leggermente meno: + 20%. Dopo l’ennesimo suicidio di un imprenditore avvenuto a Roma, l’associazione degli artigiani di Mestre torna su questa piaga sociale analizzando i dati sui suicidi denunciati alle forze dell’ordine in questi ultimi anni di dura crisi economica. Purtroppo i dati forniti dall’Istat non consentono di riconoscere la professione svolta da queste persone (ovvero, se fossero imprenditori, lavoratori dipendenti, pensionati, etc.).
In termini assoluti, a fronte di 150 suicidi per ragioni economiche registrati nel 2008, nel 2010 (ultimo anno disponibile) i gesti estremi per motivi economici sono saliti a 187, mentre i tentativi di suicidio sono passati da 204 a 245.
”Dopo l’ennesimo gesto estremo – sottolinea il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – è necessario intervenire con misure emergenziali. Sicuramente c’e’ un effetto imitazione e, come spesso succede in questi casi, il denominatore comune di tutte queste tragedie e’ la crisi economica. La sua gravita’ ha suscitato in molti piccoli imprenditori la perdita di sicurezza, solitudine, disperazione e ribellione contro un mondo che si sta rivelando cinico e inospitale. Come Associazione – conclude Bortolussi – ci siamo attivati sia a livello nazionale, sia a livello regionale per dar vita ad un fondo di solidarietà col fine di evitare i suicidi tra i piccoli imprenditori. La Regione Veneto, che presenterà questa iniziativa nelle prossime settimane, ha in serbo un provvedimento di legge, con un plafond di 6 milioni di euro, che costituirà una prima risposta a questa grave emergenza che ha colpito soprattutto il Nordest”.

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