Pietro
Giordano, Adiconsum: necessario un tavolo di confronto tra le
associazioni di consumatori, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero
dello Sviluppo economico e l’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
Adiconsum: basterebbero
50 centesimi su ogni bolletta, a carico delle aziende energetiche, per
realizzare un Fondo di solidarietà paritetico capace di intervenire a
sostegno di quelle famiglie che vivono al di sotto della soglia di
povertà”
“Finalmente
il Governo mostra sensibilità sociale”, dichiara Pietro Giordano
Segretario generale di Adiconsum, “cominciando a rendersi conto del peso
insostenibile sopportato dalle famiglie sui costi dell'energia”.
E aggiunge: “fa bene il Ministro Clini, recependo parzialmente la proposta di Adiconsum, a proporre un tavolo tecnico con l'Autorità per l’energia elettrica e il gas ed il Ministero per lo Sviluppo economico per
ridurre il costo della bolletta elettrica,” ma sottolinea Giordano, “è
necessario che il tavolo tecnico sia aperto anche alle Associazioni dei
Consumatori rappresentanti degli cittadini sui quali sono ricaduti e
continuano a ricadere gli aumenti vertiginosi delle bollette”.
“Nel
nostro Paese”, continua Giordano, “su trenta miliardi di euro di
crediti inesigibili, la metà riguardano le utenze domestiche non pagate,
cioè bollette della luce, del gas, del telefono. Basterebbero 50
centesimi su ogni bolletta, a carico delle aziende energetiche, per
realizzare un Fondo di solidarietà paritetico capace di intervenire a
sostegno di quelle famiglie che vivono al di sotto della soglia di
povertà, sviluppando così il ruolo sociale di tali imprese che fino ad
oggi hanno pensato solo al business e non ai clienti-consumatori, unica
vera loro ricchezza”.
“Adiconsum
chiede che il tavolo tecnico”, conclude Giordano “affronti il vero tema
dell'eliminazione degli oneri impropri che le famiglie pagano nelle
bollette e soprattutto tempi rapidi e certi nelle decisioni.”
Adiconsum
nelle prossime settimane presenterà pubblicamente uno studio sui costi
impropri delle bollette e le proposte per ridurle.
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