(ASCA) - Roma, 10 apr - Dopo un inizio d'anno all'insegna
della prudenza il numero di finanziamenti richiesti da parte
delle imprese italiane (analizzata sulla base delle
anagrafiche riconducibili sia a imprese individuali sia a
societa' di persone e capitali) nel mese di marzo 2012 ha
fatto rilevare un segno positivo, con un +5% rispetto allo
stesso mese del 2011, ponderato a parita' di giorni
lavorativi. E' quanto emerge dal Barometro CRIF sulla domanda
di credito da parte delle imprese italiane, elaborato sulla
base del patrimonio informativo di EURISC, il Sistema di
Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi
a oltre 8 milioni di posizioni creditizie attribuite a utenti
business.
Analizzando la domanda aggregata nei primi tre mesi del
2012 - si legge nella ricerca - si evidenza come nel periodo
essa risulti in lieve crescita rispetto al corrispondente
trimestre dei 2 anni precedenti (rispettivamente +0,4% e +
0,5%), ma con un calo pari a -8% rispetto al 2009, quando la
crisi economica aveva da poco iniziato a far sentire i suoi
effetti e le imprese italiane avevano avuto una reazione
quasi 'di pancia', con un picco di domanda derivante
dall'aspettativa di un imminente e drammatico razionamento
del credito.
Analizzando i dati per singola regione emerge una
fotografia abbastanza differenziata, con picchi in doppia
cifra della domanda di credito in Sardegna, Liguria,
Calabria, Molise e Valle d'Aosta, a fronte di un calo nel
Lazio (-6%), in Sicilia (-5%) e nelle Marche (-5%).
L'importo medio dei prestiti richiesti da parte delle
imprese nei primi tre mesi del 2012 ha fatto registrare un
incremento del 9% rispetto al corrispondente periodo del 2011
(41.975 Euro contro 38.008 Euro). Entrando nel dettaglio,
per quanto riguarda le ditte individuali la crescita
dell'importo medio dei prestiti richiesti e' stato pari a
23.028 Euro contro i 19.086 Euro del 2011 mentre quello delle
societa' e' stati pari a 54.223 Euro contro i 49.985%
rilevati nel I trimestre 2011.
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