(ANSA) - MILANO, 12 APR - Nell'ambito delle indagini che
vedono al centro la figura dell'ex tesoriere della Lega Nord
Francesco Belsito, starebbero emergendo i primi dissidi e
contrasti tra le Procure e, in particolare, tra i magistrati
milanesi e quelli napoletani, che indagano su diversi 'filoni'
della vicenda, assieme ai colleghi della Dda di Reggio Calabria.
In particolare, stando a quanto filtra dai corridoi del Palazzo
di Giustizia milanese, le 'toghe' del capoluogo lombardo
lamenterebbero le ''troppe fughe di notizie'' relative al loro
filone d'inchiesta sulle distrazioni dei fondi del Carroccio.
In questi giorni, infatti, i magistrati napoletani hanno
depositato al Riesame, ma anche inviato alla Corte dei Conti
della Campania, alcuni atti dell'inchiesta - diventati cosi', in
sostanza, 'pubblici' - ritenuti pero' 'centrali' per il filone
di indagine su cui lavorano i colleghi milanesi. Inoltre, gli
inquirenti milanesi lamenterebbero fughe di notizie riguardo ai
conti riconducibili ad alcuni 'personaggi' dell'inchiesta, tra
cui l'ex tesoriere Belsito. 'Carte' che la Procura di Milano sta
acquisendo solo oggi.
In piu', nei corridoi del Palagiustizia si fa notare come i
magistrati napoletani abbiano, nel corso delle loro indagini,
continuato ad intercettare anche su vicende di competenza
territoriale milanese, senza inviare invece i primissimi atti di
intercettazione a Milano (con la eventuale disposizione di
proseguire nelle intercettazioni, ma dal capoluogo lombardo)
come si fa di solito quando inquirenti raccolgono materiale che
interessa ad altre Procure.
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