“Appena
venti giorni fa il Presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo all’inaugurazione
della Fiera del Levante a Bari, disse che il Mezzogiorno deve essere
considerato il motore con il quale far ripartire l’Italia. Ne siano convinti anche noi. Ma ne devono
essere convinti soprattutto i Ministri che affiancano il Presidente Mario Monti
per far ripartire l’Italia.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera, all’indomani delle dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico
e delle infrastrutture e dei trasporti nel corso del “Question Time” alla
Camera dei Deputati dove si è espresso assolutamente contro ogni ipotesi di
realizzazione del collegamento ad Alta velocità nella tratta ferroviaria
Salerno-Reggio Calabria.
“Sono
indignato per una risposta mortificante per la Calabria , e offensiva per
l’intero Mezzogiorno – dichiara Nucera – I programmi di un Governo rispetto
agli interventi su un determinato territorio - prosegue Nucera – non possono
essere a ‘corrente alternata’, ora sì, ora no, come è avvenuto per la
realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina sul quale, sempre ieri, è
stato depositato il de profundis con la chiusura, secondo legge, delle
procedure burocratiche riguardanti l’opera”.
“Mi
chiedo – provoca Nucera – quali sono i reali progetti del Governo Monti per il
rilancio del Mezzogiorno e per far uscire il Paese dalla secca di una crisi
senza precedenti, con un Sud, che secondo l’ultimo rapporto Svimez, ai livelli
attuali impiegherà almeno 400 anni per mettersi in linea con il resto del
paese. Per questo la risposta del Ministro non mi ha affatto soddisfatto quando
ha parlato di interventi di ammodernamento che si limiteranno soltanto a ridurre di qualche manciata di minuti i tempi
di percorrenza tra Reggio Calabria e Roma. L’unico risultato sarà solo quello
di aver affrettato la partenza di migliaia di giovani calabresi, diplomati e
laureati, che in mancanza di investimenti, infrastrutture, lavoro, saranno
costretti, come sempre, a cercare
fortuna lontano dalla loro terra”.
“Che senso ha, poi, prosegue Nucera – chiede alla Commissione europea,
che l’ha accolto, l’inserimento dell'itinerario ferroviario Salerno-Reggio
Calabria-Messina-Catania-Palermo nel corridoio Helsinki-La Valletta come parte
integrante della rete prioritaria europea, ma senza la dignità di collegamento
ad alta velocità. L’ammodernamento rappresenterà una ‘moncatura” ad un progetto
di rilevanza europea. Comprendo le difficoltà economiche in cui versa il Paese,
ma a fronte della ormai definitiva cancellazione del Ponte sullo Stretto di
Messina, per il quale erano necessarie risorse imponenti, un’investimento di
poco più di 23 miliardi di euro per il quadruplicamento del tratto meridionale
di uno dei principali corridoi ferroviari europei, rappresenterebbe un
importante occasione vivacizzare l’economia meridionale, creare occupazione e
lavoro, con benefici che andrebbero a tutto interesse dell’intero Paese”.
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