La sagra dell’uva e del vino Donnici
doc cambia pelle, a cominciare dal nome, “Sapori d’autunno”. Il nuovo corso,
tenuto a battesimo questa mattina a Palazzo dei Bruzi, in occasione della
conferenza stampa di presentazione della XXXII edizione della manifestazione,
nata nel 1979, è coinciso anche con la prima uscita ufficiale dell’Associazione
“Vivi Donnici” che si è aggiudicato il bando pubblicato dal Comune e che si
occuperà dell’organizzazione della tre giorni in programma da venerdì 5 ottobre
a domenica 7 ottobre. Un gruppo di giovani under 30 che, muovendosi in sinergia
con le cinque aziende di produttori del Doc Donnici (“Bozzo”, “Donnici 99”,
“Monterosa”, “Spadafora” e “Terre del Gufo”) tenterà di cambiare il volto della
sagra.
L’operazione rinnovamento l’ha spiegata
in conferenza stampa l’Assessore alla crescita economica urbana, attività
economiche e produttive e al turismo Luciano Vigna. “Il nostro obiettivo – ha
detto - è quello di trasformare una manifestazione che ha vissuto nel tempo
alti e bassi e che aveva snaturato il suo ruolo, riducendosi al mero consumo di
prodotti alimentari non sempre di qualità, in un evento di promozione delle
nostre eccellenze che serva anche da traino per i flussi turistici importanti
che interessano il territorio. La promozione di un territorio – ha detto ancora
Vigna – passa inevitabilmente dalla sua capacità di presentare al mercato i
prodotti enogastronomici di qualità.”
Come ulteriore elemento qualificante
Vigna ha inoltre indicato lo spirito altamente collaborativo instauratosi tra
l’associazione culturale “Vivi Donnici” e i cinque produttori del Doc.
“L’Amministrazione comunale – ha
concluso l’Assessore – punta molto su “Sapori d’autunno” perchè ci troviamo di
fronte ad una ricchezza che dobbiamo essere in grado di utilizzare facendola
interagire con le azioni volte allo sviluppo del turismo.”
L’intervento dell’Assessore Vigna era
stato preceduto da quello del consigliere comunale Francesco Spadafora,
espressione del territorio sede della manifestazione.
“La sagra dell’uva e del vino – ha
rimarcato Spadafora – è un appuntamento importante non solo per la frazione di
Donnici, ma per tutta la città di Cosenza. C’è un bisogno diffuso di
valorizzare quelle eccellenze enogastronomiche che rappresentano la nostra vera
ricchezza. Ecco perchè abbiamo chiesto al Sindaco di rinnovare la
manifestazione per realizzare un vero e proprio programma di sviluppo che
coinvolga tutto il territorio.”
Al tavolo della conferenza anche l’Assessore
alla comunicazione del Comune di Cosenza Rosaria Succurro che ha sottolineato
la necessità di una promozione sempre più capillare del territorio che deve
passare necessariamente attraverso una buona comunicazione.”
A Michele Presta, in rappresentanza
dell’Associazione “Vivi Donnici” è toccato il compito di illustrare nel
dettaglio il programma di “Sapori d’autunno”, promosso dal Comune con il
patrocinio della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria.
Primo atto della giornata di apertura,
venerdì 5 ottobre, alle ore 16,30, il convegno, al ristorante “La Coccinella”,
sul tema “Il vino Donnici Doc nelle Terre di Cosenza” che sancirà l’ingresso
ufficiale dei produttori del Donnici doc, già perfezionato nel dicembre 2001,
nel nuovo marchio DOP “Terre di Cosenza”, la denominazione unica con la quale
saranno etichettati i vini prodotti nell’intero territorio provinciale, in
sostituzione delle “vecchie” Doc e IGT. Una semplificazione, quest’ultima, che,
pur consentendo l’indicazione nell’etichetta della sottozona nella quale è
collocato il vigneto di provenienza, renderà più efficace la comunicazione
delle produzioni di un territorio che negli ultimi anni ha visto un
miglioramento esponenziale della qualità.
Michele Presta ha nel suo intervento evidenziato tutto il desiderio, del
gruppo di giovani di cui fa parte, di rilanciare il territorio donnicese, sia
dal punto di vista storico-economico che sotto il profilo sociale.
“Abbiamo voluto – ha spiegato – dare un
taglio netto col passato per conferire alla manifestazione un nuovo stile.” E
questo modo nuovo di concepire la sagra passa attraverso lo spazio esclusivo
affidato alle aziende produttrici del Donnici doc, le uniche abilitate durante
la tre giorni della manifestazione, a vendere il vino. “Un primo passo questo –
ha aggiunto Presta – per rendere la sagra migliore e diversa.”
Molto vario e articolato il programma,
accanto all’allestimento degli stand (19 in tutto gli espositori): concerti di
musica rock, classica e jazz, esibizioni di artisti di strada, esposizioni di
opere pittoriche, ma anche mostre degli antichi mestieri, i giochi popolari
delle 6 contrade della frazione e il ripristino del Palio degli Asini che
mancava da diverse edizioni. In più, la possibilità di visite guidate alle
cantine dei produttori a bordo del bus “ScopriCosenza”.
La conferenza stampa è stata conclusa
dall’arch.Pierluigi Carci, delegato delle aziende produttrici del Donnici doc.
Con l’occasione Carci ha consegnato
all’Assessore Vigna, in assenza del Sindaco Mario Occhiuto, fuori città per
altri impegni istituzionali, la pergamena con il riconoscimento della
“Selezione del Sindaco”, il prestigioso concorso enologico internazionale
riservato alle città del vino e che quest’anno ha attribuito una delle 60
medaglie d’oro in palio, su 1600 vini partecipanti, al vino “Antico Diverzano”,
un Donnici doc del 2008 prodotto dall’azienda “Donnici ‘99” di cui Carci è
titolare. Una medaglia d’oro che viene assegnata non solo all’azienda, ma anche
al Comune di appartenenza, in questo caso Cosenza.
Anche per Pierluigi Carci la sagra
necessita di un rinnovamento. “Occorre andare oltre la sagra – ha precisato – programmando
il lavoro su lunghi periodi, attraverso un percorso che valorizzi le nostre
realtà, nelle quali sono da ricomprendere ottimi Doc, ma altrettanto buoni IGT.
Occorre sfatare un mito: non è solo il Doc il depositario e testimone
dell’eccellenza.”
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