Via libera alla proposta di legge “Gestione,
tutela e valorizzazione del patrimonio e dell’economia forestale che adesso
sarà sottoposta al vaglio dell’Assemblea regionale.
Ad
esprimersi favorevolmente è stata la competente Commissione consiliare “Assetto
e utilizzazione del territorio - Protezione dell’ambiente”, presieduta dal
consigliere Alfonso Dattolo, dopo l’esame abbinato delle due proposte di legge
(una a firma del segretario-questore Nucera e la seconda d’iniziativa della
Giunta) e dei relativi emendamenti che sono stati analizzati con il parere
tecnico del Dipartimento Agricoltura e Foreste, guidato da Giuseppe Zimbalatti.
Obiettivo
del provvedimento - di cui è relatore lo stesso presidente dell’organismo - è
quello di coniugare le ragioni della produttività e dell’economia con quelle di
conservazione e difesa del patrimonio forestale, attraverso una gestione attiva
e sostenibile, secondo le tecniche ed i principi della moderna selvicoltura.
“Valorizzare
la ‘filiera del legno’ è anche strumento per accrescere i livelli occupazionali
e l’imprenditoria calabrese, grazie ad un sistema integrato di aziende in forma
associata e cooperativa” - ha spiegato il presidente Alfonso Dattolo.
Tra
i passaggi più qualificanti la realizzazione di un prezziario forestale, di un
osservatorio del legno e di un portale informatico. Ed ancora: progetti per
l’innovazione di processo e di prodotto, sistemi di certificazione delle
produzioni forestali, marchi di provenienza, differenziazione e potenziamento degli
sbocchi del mercato del legno locale.
“Profilo
più significativo, come ribadito da Alfonso Dattolo, che “ha auspicato
l’inserimento del provvedimento all’ordine del giorno nella prossima seduta
consiliare”, la valorizzazione dell’utilizzo delle biomasse legnose a fini energetici,
secondo gli indirizzi fissati dalla Regione, anche nel settore delle
costruzioni per la diffusione di alti standard di risparmio energetico e
bioedilizia; infine, la valorizzazione turistica delle aree boscate e
promozione di attività di studio, ricerca e formazione professionale”.
Approvazione
unanime ha ottenuto poi la proposta normativa, d’iniziativa del Presidente
Dattolo, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 35 del 16
ottobre 2009 ‘Procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di
interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in
prospettiva sismica’” su cui ha espresso parere tecnico il dirigente di settore
del Dipartimento Lavori Pubblici, ingegnere Giuseppe IIritano.
Nel
proseguo dei lavori, le audizioni sulla proposta di legge n. 358/9^ di
iniziativa della Giunta, “Norme per i servizi di trasporto pubblico locale” con
gli interventi di Giovanni Forciniti (assessore ai Trasporti della Provincia di
Cosenza), Ubaldo Prati (vicepresidente Provincia di Crotone), l’ing. Giuseppe
Amante, Settore Trasporti della Provincia di Reggio Calabria, il dott. Maurizio
Vento, vicepresidente della Provincia di Catanzaro e l’ingegnere Mimma
Catalfamo dirigente settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Reggio
Calabria.
A
chiusura degli interventi, l’assessore al ramo, Luigi Fedele ha risposto alle domande
e alle richieste di chiarimento poste dai soggetti auditi.
Alfonso
Dattolo ha fissato per il 19 ottobre
alle ore 12.00 il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti per
consentire l’esame e l’approvazione del provvedimento nella seduta del 23
ottobre.
Hanno
impegnato per quasi tre ore la Commissione, le audizioni in ordine alla
bonifica dei siti calabresi inquinati. Un confronto a tutto campo che ha visto
seduti ad uno stesso tavolo rappresentanti dell’Eni e della Syndial, società di Eni che si occupa di fornire un servizio integrato nel
campo del risanamento ambientale e rappresentanti di diverse associazioni.
Sono
intervenuti: Enrica Barbaresi, Direzione Rapporti Istituzionali e Affari
Regolatori Rapporti con gli Enti e le Istituzioni Locali e Progetti Speciali
Eni spa, Pier Filippo Mocciaro, Direzione Attività di Risanamento Ambientale
Program Manager Syndial, Michele Marseglia, presidente della Commissione
Ambiente, Teresa Oranges, direttore Dipartimento Arpacal Crotone, Francesca
Travierso, presidente Circolo Ibis di Legambiente Crotone, Giovanni Greco,
presidente Associazione Fabbrikando l’Avvenire, Filippo Sestito presidente Arci
di Crotone, Vincenzo Voce, presidente Classe Differente, Riccardo Mozzi,
Attività Risanamento Ambientale Program Management Syndial e Marco Piredda
Direzione Relazioni Istituzionali e Comunicazione Strategie, Studi Legislativi
e iniziative straordinarie con i Ministeri Eni spa.
Hanno
preso parte alla seduta i consiglieri Mario Magno (Pdl), Emilio De Masi e
Giuseppe Giordano (Idv), Salvatore Pacenza (Pdl), Fausto Orsomarso (Pdl), Ennio
Morrone (Pdl), Alfonsino Grillo (Scopelliti Presidente), Giulio Serra (Insieme
per la Calabria - Scopelliti Presidente), Antonio Scalzo (Pd), Mario Franchino
(Pd), Carlo Guccione (Pd).
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Una task force (che in futuro diventerà un
osservatorio) composta da tutti i soggetti interessati sulle problematiche ambientali di Crotone (aree Syndial) e la
realizzazione di un Accordo di programma quadro in raccordo con i ministeri
dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Inoltre: “un’operazione trasparenza”
con la creazione di un sito internet che compia un monitoraggio sistematico
sugli step della bonifica e che funga da banca dati circa atti e documenti
ufficiali. Sono alcune delle decisioni assunte dalla IV Commissione ‘Assetto ed utilizzazione del territorio- Protezione
dell’Ambiente’ presieduta da Alfonso Dattolo a conclusione di una lunga
seduta nel corso della quale sono state audite le rappresentanze Eni Syndial (la delegazione era guidata da Enrica Barbaresi,
responsabile per i rapporti con gli enti locali e le istituzioni, e Pier
Filippo Mocciaro, program manager Syndial per l’area di Crotone) e le
associazioni ambientaliste.
“Sostanzialmente - ha spiegato il presidente Dattolo - è stato
fatto il punto, per la prima volta in Commissione, e di ciò ringrazio i
rappresentanti Eni Syndial, sulle tre aree specifiche della città di Crotone:
l’ ex Pertusola, l’ex Agricoltura e l’ ex Fosfotec. Il tutto - ha puntualizzato
- con la presenza delle associazioni ambientaliste che hanno avuto l’occasione
di confrontarsi direttamente con Eni Syndial”.
All’audizione di oggi (sia di Eni Syndial che delle associazioni
ambientaliste – Fabbrikando l’Avvenire, Classe Differente, Circolo Ibis di
Legambiente Crotone ed Arci - ) si è giunti dopo che lo scorso 30 luglio era stata effettuata (insieme
ad Eni Syndial, ai membri della stessa Commissione, alla vicepresidente della
Giunta regionale Antonella Stasi, alle istituzioni locali e all’ Arpacal) una
visita conoscitiva del sito Syndial di Crotone.
Nel corso dell’audizione, Eni Syndial ha auspicato la convergenza
con il territorio e le istituzioni locali per proseguire con il piano di
bonifica.
“Dopo avere ascoltato gli interventi degli esponenti di Eni
Syndial - ha commentato il presidente Dattolo – voglio esprimere la mia
soddisfazione per la qualità del dibattito su temi assai delicati. Credo che
siamo sulla buona strada. Sono convinto che il confronto di oggi potrà
finalmente aiutarci a fare chiarezza, al fine di restituire parte di un
territorio in cui insistono delle note criticità ai suoi abitanti, senza
rinunciare all’imprescindibile valore della salute, facendo salvo il dialogo
tra istituzioni e cittadini. Oggi – ad avviso di Dattolo - sono state fornite
informazioni preziose sui siti interessati dai processi di bonifica; sulle
attività non ancora decise all’interno del piano di bonifica approvato, che
possono essere oggetto di un ulteriore confronto tra Eni Syndial, istituzioni e
cittadini; e infine sulle criticità che non permettono di dare scadenze certe
ai tempi della bonifica. Ovviamente, la Commissione continuerà a vigilare con
la massima attenzione sull’intero processo in atto, coinvolgendo le
associazioni e nella speranza che presto il piano di bonifica venga portato a
conclusione”.
Le associazioni audite, da parte loro, hanno auspicato
“il coinvolgimento dei cittadini per una piena condivisione delle scelte
assunte ai fini della bonifica dei siti inquinati. Da quando, nel 2001, il
ministero all’Ambiente aveva dichiarato l’area di Crotone SIN (sito di
interesse nazionale) – hanno sostenuto -, non vi è stata una sola occasione di confronto
che invece è finalmente arrivata grazie alla Commissione ‘Ambiente’ del
Consiglio regionale, con il sopralluogo il 30 luglio scorso. Oggi, dunque,
occorre prevedere un tavolo di confronto a cui possano prendere parte
Istituzioni, Syndial e rappresentanti dei cittadini. Infine chiediamo alla
Syndial – hanno concluso le associazioni - di sciogliere i nostri dubbi
fornendo nuovi utili chiarimenti sull’efficacia a breve termine delle tecniche
di bonifica individuate, in particolare rispetto alla fitorimediazione e
all’Ena”.
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