Si è conclusa nei giorni scorsi la campagna di “lanci” del Torymus
sinensis, antagonista naturale del Cinipide del Castagno, che dal 2009 infesta
i castagneti della Calabria. La Campagna è stata finanziata dal MIPAAF,
nell’ambito del Piano Castanicolo Regionale. Sin dal primo rinvenimento –
informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - il Servizio
Fitosanitario Regionale, attivo presso il Dipartimento Agricoltura, Foreste e
Forestazione, ha realizzato la zonizzazione delle aree interessate
all’infestazione. Tali aree hanno costituito la base tecnica necessaria per la
migliore individuazione dei 14 siti di lancio caratterizzati, questi ultimi,
oltre che da elevata presenza dell’insetto, anche da maggiore presenza di
castagneti. I lanci seguiranno un criterio che permetterà negli anni a venire
di dare copertura all’intero territorio regionale. L’Assessore Michele Trematerra
si è detto orgoglioso dell’iniziativa intrapresa e si dice ottimista circa i
risultati del progetto. Secondo Trematerra “la realizzazione già in cantiere
del centro di moltiplicazione regionale dell’antagonista T. sinensis,
consentirà di disporre del parassito pervenendo così all’autosufficienza
auspicabile al fine di alimentare il fabbisogno del territorio castanicolo
regionale”. I prossimi lanci sono previsti nella primavera del 2013. Il
Dirigente Generale Giuseppe Zimbalatti, ha sottolineato che “dai siti di lancio
il Torymus procederà a colonizzare il territorio espandendosi nei castagneti
similmente a quanto avvenuto con il Cinipide, seguendone l’infestazione. Va
ricordato che saranno necessari alcuni anni per ottenere effetti apprezzabili.
Tuttavia, una volta che questa nuova specie si sarà adattata al nostro
ambiente, i risultati saranno duraturi. Nei prossimi mesi continuerà in maniera
costante l’attività del Servizio Fitosanitario Regionale coadiuvata dai tecnici
dell’ARSSA, sia per la gestione del centro di moltiplicazione del Torymus
sinensis, che per la valutazione dell’insediamento e del grado di
parassitizzazione oltre, naturalmente, le campagne di informazione,
divulgazione ed animazione rivolte ai castanicoltori e agli operatori agricoli
per diffondere il più possibile le buone pratiche indispensabili per la
corretta gestione delle problematiche fitosanitarie dei castagneti. I
castanicoltori devono consapevolizzarsi che per arrivare ad un efficace
controllo di questo pericoloso parassita e ridurre i danni da esso provocati
entro limiti accettabili risulta assolutamente necessario: non rimuovere dalle
piante le galle, perché potenzialmente parassitizzate; non effettuare
trattamenti chimici nei castagneti; non distruggere, bruciare o asportare il
fogliame e gli scarti di potatura prima della fine di maggio del prossimo anno,
in modo da favorire la diffusione dell’antagonista; il fogliame e gli scarti di
potatura potranno comunque essere raccolti in andane o in mucchi all’interno
del castagneto. Si ricorda infine, che nel caso di nuovi impianti, i
castanicoltori dovranno acquistare esclusivamente piantine provviste di
passaporto delle piante”.
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