Scuola, enti territoriali e forze
dell’ordine: attori di un progetto di
legalità in grado di agevolare lo sviluppo sociale, culturale ed economico del
territorio. L’interazione tra queste componenti, anche quest’anno, trova un
momento di sintesi nel progetto “Un delitto … in scena”, promosso
dell’Associazione “Insieme si può”, presieduta da Francesco Minici, dirigente
provinciale del Siulp (sindacato della Polizia di Stato). Si tratta di
un’interpretazione scenica i cui
protagonisti, venerdì 18 maggio (ore 9,30), saranno gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Guglielmo
Marconi” di Siderno, con il supporto del personale del Gabinetto regionale
della Polizia Scientifica, diretto dal vicequestore Diego Trotta. Lo
spettacolo, incentrato sulla devianza di un gruppo di“bravi ragazzi” che
culminerà con un delitto, vedrà come
protagonisti, in quelle che sono le indagini della “Scientifica”, ausiliari
speciali. Si tratta di altrettanti studenti che coadiuveranno gli esperti
(quelli veri) nella operazioni di rito.
La presentazione dell’iniziativa è stata fatta questa mattina nella sala delle
conferenze della Provincia. Nel corso dell’incontro pubblico, a cui hanno preso
parte anche gli studenti che fanno parte del casting, attraverso immagini e
filmati sono stati illustrati gli aspetti più significativi dell’appuntamento
di venerdì prossimo. Le finalità del progetto sono state illustrate oltre che
da Francesco Minici anche da Francesco Caracciolo, segretario provinciale del
Siulp; da Pietro Sgarlato, vicesindaco di Siderno; da Bruno Pelle, vicepreside dell’ITC di
Siderno; e dal Vicequestore Diego Trotta.
Sulla particolare attenzione nei confronti dei giovani e sulle tematiche
della legalità e dello sviluppo sociale, è intervenuto il Presidente della
Provincia Giuseppe Raffa, che la scorsa settimana per conto dell’Ente di via
Foti ha firmato un apposito protocollo d’intesa
con l’Associazione “Insieme si può”.
L’accordo – ha sottolineato
Raffa - “prefigura la condivisione
con quelli che sono gli obiettivi dell’Associazione presieduta da Minici che
ritengo importanti in un territorio come il nostro in cui i percorsi di
legalità diventano elemento prioritario per lo sviluppo. Il progetto che come
Ente abbiamo condiviso è innovativo sotto diversi aspetti. Esso è una
rappresentazione plastica di un fatto di cronaca in cui gli studenti hanno una
percezione diretta delle dinamiche che ruotano attorno ad episodi del genere e
che hanno anche la finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica sui percorsi
di legalità che l’associazione “Insieme di può” porta avanti. Percorso che noi
abbiamo deciso di condividere perché’ riteniamo che su tutto il territorio
provinciale debba essere veicolato un messaggio formativo in grado di incidere
sulla formazione dei giovani”.
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