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martedì 15 maggio 2012

'NDRANGHETA: PENTITO VILLANI, LO GIUDICE SU SCOOTER IN ATTENTATO A PG REGGIO CALABRIA IL CUGINO DEL BOSS CONFERMA LE DICHIARAZIONI GIA' RESE

 Reggio Calabria, 15 mag. - (Adnkronos) - Lo aveva gia' riferito in altri processi e nei verbali, e lo ha confermato oggi nell'udienza del processo nei confronti dei presunti affiliati alla cosca Lo Giudice che si sta celebrando a Reggio Calabria. Secondo il collaboratore di giustizia Consolato Villani, la bomba alla procura generale di Reggio Calabria del 3 gennaio 2010 sarebbe stata piazzata da Antonio Cortese, considerato l'esperto di armi ed esplosivi della cosca, e dallo stesso Antonino Lo Giudice, che si e' assunto la paternita' dell'attentato e anche lui a sua volta collaboratore di giustizia. Per i fatti del 3 gennaio 2010 il processo iniziera' a giugno a Catanzaro. Secondo i magistrati del capoluogo di regione, ad accompagnare Cortese sullo scooter c'era Vincenzo Puntorieri, imputato nel processo a Catanzaro. Villani sostiene invece che il conducente del mezzo a due ruote era lo stesso Antonino Lo Giudice travestito con una parrucca. "Li riconosco dai movimenti, spesso in passato ho commesso attentati dinamitardi agli esercizi commerciali a Reggio Calabria per conto dei Lo Giudice", ha spiegato in aula bunker Consolato Villani che e' cugino di primo grado di Antonino Lo Giudice. Lui stesso ha affermato di avere "due parrucche a casa perche' le usavamo per piazzare le bombe". Rispondendo alle domande del pm Beatrice Ronchi, il collaboratore di giustizia Villani ha confermato l'ampia disponibilita' della cosca di armi in generale, dall'esplosivo ai kalashnikov. Gli imputati del processo che si sta tenendo a Reggio Calabria sono 12, tra questi compare anche Luciano Lo Giudice, fratello del collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice e anima economica della cosca. Di lui Villani oggi ha detto che "non aveva una caratura criminale importante, ma sapeva come fare soldi".

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