“Mi
fa piacere che anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano abbia sollevato
la necessità di nuove e coraggiose soluzioni per l’ormai collassato sistema
carcerario italiano”.
E’
quanto afferma il Segretario Questore del Consiglio regionale on. Giovanni
Nucera a commento dell’intervento del Capo dello Stato al 195° anniversario
della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria.
“Condivido
ed apprezzo le parole di gratitudine che il Presidente Giorgio Napolitano ha
rivolto agli uomini della Polizia Penitenziaria il cui impegno, sacrificio e
dedizione rappresentano uno dei più alti esempi di attaccamento ai valori
dello Stato, alle sue regole, ed alle
sue istituzioni. Un giudizio espresso con affetto agli uomini e alle donne
della Polizia Penitenziaria per la loro opera a garanzia della sicurezza negli
istituti e per l’attuazione del principio costituzionale della funzione
rieducativa della pena. Conosciamo bene – prosegue Nucera – le condizioni in
cui sono oggi costretti ad operare gli agenti della Polizia Penitenziaria
all’interno del nostro sgangherato e sovraffollato sistema carcerario italiano.
E’ grazie a loro che vengono ancora superati e risolti quotidianamente problemi
e difficoltà che riguardano la
traduzione ed il trasferimento di detenuti,
le criticità nei turni di vigilanza”.
“Una
situazione che personalmente, ma anche grazie alle ripetute denunce di uno dei
massimi sindacati di categoria, il Sappe, il Sindacato Autonomo di Polizia
Penitenziaria, abbiamo più volte evidenziato all’opinione pubblica, alle
istituzioni, alle forze politiche. In Calabria – ribadisce
Nucera – il sistema carcerario sta vivendo una situazione ormai insostenibile.
Al di là del noto sovraffollamento, da considerare ormai oltre ogni limite,
delle strutture carcerarie calabresi, c’è la difficoltà della carenza di
risorse, di uomini, di mezzi, cui si aggiungono i ritardi, le omissioni
riguardanti la realizzazione ed il completamento di nuove strutture. A Reggio –
in contrada Arghillà è pronta da tempo un’ala del nuovo carcere di sicurezza.
Una struttura che una volta aperta allevierebbe le condizioni di affollamento
in cui versano, la Casa circondariale di San
Pietro, e le carceri di Locri e Palmi; il nuovo carcere darebbe maggiore
dignità a detenuti e operatori carcerari, a cominciare proprio dagli uomini
della Polizia Penitenziaria. Non si spiegano, però, i ritardi con i quali si
sta procedendo per la sua consegna, nonostante gli impegni assunti dal Governo
lo scorso anno”.
“Spero
proprio – è l’augurio dell’on. Giovanni
Nucera – che l’appello del Presidente della Repubblica Giorgio
Napoletano sia utile per l’adozione,
come egli stesso ha detto – di nuove e coraggiose soluzioni strutturali e
gestionali che coinvolgano tutti gli operatori del settore e in particolare la Polizia Penitenziaria”.
“Ringrazio
infine il Capo dello Stato – conclude Nucera – per la certezza con cui ha
espresso, nei confronti del Corpo della Polizia Penitenziaria italiana, riconoscimento
per la capacità “di dimostrare
professionalità, dedizione e spirito di sacrificio come sempre nell'affrontare
le più gravi situazioni di disagio e tensione”.
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