Roma, 17 mag. (Adnkronos/Labitalia) - E' partito per la Svizzera
a meta' degli anni '60 "perche' allora il posto di lavoro nel mio
paese lo davano solo ai raccomandati". Oggi e' tornato, con la sua
famiglia, a San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila, in Calabria,
e ha investito 4 milioni e 900 mila euro, "i risparmi di 115 anni in
tutto, quelli in cui abbiamo lavorato io, mia moglie e i miei due
figli", per dare al suo paese natale una grande struttura alberghiera
a 4 stelle, con tanto di ristorante e sala ricevimenti. Dando lavoro a
20 persone, "tutti calabresi, giovani, per il 99% di San Giovanni in
Fiore".
Ha il 'sapore' del riscatto, e della fiducia nel futuro, la
storia di Giuseppe Nuoto, imprenditore di 65 anni, che domani, dopo 45
anni di lavoro in un'azienda internazionale in Svizzera, inaugura in
Calabria, alle 16, la sua 'Duchessa della Sila', dando un 'calcio'
alla crisi che, tra i boschi cari all'Abate Gioacchino da Fiore che
qui ebbe i natali, oggi si fa sentire piu' che mai.
"Ho investito a San Giovanni in Fiore -spiega Nuoto in
un'intervista a LABITALIA- perche' e' il mio paese nati'o, dopo aver
avuto l'opportunita' di lavorare e guadagnare tanto all'estero, in
Svizzera. Tutti i calabresi che hanno grandi risorse dovrebbero farlo,
e sono tanti. In questo modo, le cose cambierebbero. E la mia scelta
di tornare e investire e' anche una forma di riscatto. Il costo
dell'investimento e' lievitato nel corso degli anni, fino ad arrivare
a 4 milioni e 900mila euro, ma visto il risultato -sottolinea- ne e'
valsa proprio la pena". E nella nuova avventura Nuoto ha voluto
accanto a se' la moglie e i suoi figli. "Il maschio ha 42 anni
-racconta Nuoto- ed e' agente di assicurazioni, mentre la femmina
parla 5 lingue, ed e' anche direttore d'albergo. Sono con noi, anche
se a distanza".
Una struttura, la 'Duchessa della Sila', che per precisa scelta
di Nuoto e dei suoi familiari 'strizza' l'occhio alla cultura e alle
tradizioni del posto. "Qui abbiamo l'abbazia florense -ricorda Nuoto-
e la struttura e' stata pensata e costruita tenendone conto". Le suite
porteranno il nome delle figure disegnate dall'Abate Gioacchino da
Fiore nel suo 'Liber Figurarum', una sala portera' il nome di Luca
Campano, segretario biografo di Gioacchino e in seguito Arcivescovo di
Cosenza. E un suggestivo 'balconcino' sara' dedicato all'abate
commendatario Salvatore Rota, fondatore di San Giovanni in Fiore.
E poi l'orto della Duchessa, un vero e proprio orto naturale,
posto nelle vicinanze della struttura, fornira' al ristorante della
Duchessa prodotti esclusivamente biologici, coltivati come una volta,
recuperando cosi' sapori e profumi dimenticati. E domani, li', sui monti della Sila,
saranno in tanti ad essere presenti a un'iniziativa che vuole portare
al rilancio turistico dell'altopiano. "Verranno -spiega Nuoto-
l'arcivescovo e il prefetto di Cosenza, e anche il sindaco, il
presidente della provincia di Cosenza, il deputato Franco Laratta.
Abbiamo gia' assunto 20 persone -sottolinea Nuoto- tutte assicurate in
modo regolare. Voglio dare a questa attivita' una mentalita'
svizzero-tedesca, e cioe' lavoro sicuro e regolare. Noi non vogliamo
fare pubblicita' alla crisi. La crisi c'e', ma se gli facciamo
pubblicita' -conclude con convinzione Nuoto- la aggraviamo sempre di
piu'".
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