Il nuovo sistema provinciale di gestione integrata dei rifiuti urbani, contenuto nel progetto “Pensiamo il futuro”, è stato presentato questa mattina ai sindaci dalla provincia di Reggio di Reggio Calabria da parte del presidente dell’Ente di via Foti Giuseppe Raffa. Alla presentazione del progetto oltre al dott. Raffa e all’assessore alla Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo hanno preso parte anche il dirigente del Settore 16 Carmelo Barbaro, funzionari della Provincia e i componenti dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti. Lo studio parte dell’attuale situazione per giungere alla quota del 50% di differenziata che è poi la cifra che viene chiesta dell’Unione Europea. Il Presidente Raffa, a margine della presentazione dell’iniziativa, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha sottolineato che, “come sempre, si parte dalle emergenze per impostare una programmazione che dia risposte concrete ai cittadini per una migliorare la qualità della vita e per rispettare l’ambiente. Vogliamo affiancare i sindaci su un tema che i primi cittadini, purtroppo, vivono spesso in estate, e non solo durante questo periodo, in tutta la sua drammaticità. Proponiamo oggi un modello integrato della raccolta dei rifiuti: un sistema chiuso che si autofinanzi sotto il profilo economico. Abbiamo chiesto sia il coinvolgimento dei sindaci sia, e soprattutto, quello dei cittadini con i quali vogliamo direttamente dialogare portandoci sul territorio e spiegare il nuovo programma e le sue evoluzioni non solo in termini di miglioramento della qualità della vita, dunque dell’ambiente, ma anche sotto il profilo occupazionale”. Il Presidente Raffa ha poi parlato del coinvolgimento degli enti territoriali rispetto alla proposta della Provincia. “C’è la condivisione – ha detto - del territorio e una buona risposta da parte di un gruppo di sindaci con i quali, oggi, avvieremo un tavolo di lavoro per discutere su questa proposta, affinché la stessa possa essere migliorata partendo dalle esperienze fin qui acquisite . Naturalmente, partiremo da alcuni punti fermi che danno il senso del sistema della raccolta integrale dei rifiuti”. Il progetto, così come ha sottolineato Raffa, non prevede l’apertura di nuove discariche. “Noi dobbiamo individuare – ribadisce il Presidente -, d’accordo con i sindaci, delle aree di stoccaggio all’interno delle quali si può immaginare e avviare la differenziazione. Il che è già un valore, perché consentirà a tanti giovani disoccupati del nostro territorio intanto di avere un futuro occupazionale, ma soprattutto ci offre la possibilità di avere un sistema chiuso. La discarica non sarà più vista come un luogo dove si conferiscono i rifiuti indifferenziati, dunque come una discarica che andrà ad esaurimento, bensì come una fase intermedia per poi smaltire e valorizzare il rifiuto stesso nel ciclo del vetro, della plastica e così via. Siamo di fronte ad un segnale di civiltà, ove immaginiamo che, al momento, abbiamo una raccolta differenziata del 7,8% nell’ambito provinciale. Ritengo altresì che questo nuovo sistema sia auto sostenibile con il canone che normalmente paga il cittadino che non sarà aumentato, anzi, a pieno regime, subirà una riduzione del 27%. Un risparmio anche per il cittadino, dunque, ma anche una grossa opportunità occupazionale. Il nostro obiettivo, in linea con quanto ci viene chiesto dall’ Unione Europea, è quello del 50% che a regime non sarà difficile raggiungere”.
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