(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 15 FEB - Il Coordinamento nazionale antimafia ''Riferimenti'', ha annunciato che ''rinuncia ai beni confiscati alla cosca Mancuso assegnatigli nel Comune di Limbadi''. Si tratta, e' scritto in una nota, ''di una costruzione, in localita' Petti di Razza, assegnata in delibera e mai consegnata, oggetto di una recente incursione. Il Comune assegnatario ha dichiarato di non essere mai stato titolare di chiavi e quando, in passato, la presidente del Coordinamento insieme al prefetto di Vibo Valentia Luisa Latella si sono recate sul posto, hanno visto chiudersi letteralmente il cancello automatico in faccia. I Mancuso, infatti, risultavano dentro''. ''Due giorni fa - prosegue la nota - Nello Ruello, membro dell'associazione, recatosi sul posto per accertare i danni, come era stato richiesto, non e' potuto materialmente neanche entrare nell'immobile perche' risultava recintato e presidiato da un mastino napoletano. La villa confiscata non ha una via d'accesso. E' circondata, infatti, da un terreno di proprieta' delle suore di San Francesco che guarda caso lo hanno subaffittato ad una famiglia del posto, che risulta essere gli stessi Mancuso che, proprietari anche di un casolare vicino, avrebbero apposto la rete metallica. L'associazione Riferimenti non ha mai avuto le chiavi di quell'immobile ne' e' mai potuto entrare''. ''Stante cosi' le cose - conclude la nota - il Coordinamento Riferimenti rinuncia all'immobile, denunciando la mancanza dello Stato in quel territorio dove la cosca Mancuso continua a fare da padrona, indisturbata. Purtroppo non e' la prima volta che in questo Paese di Giufa' gli immobili confiscati ai mafiosi continuano a rimanere a loro disposizione ma, certamente, in questo caso non ci si puo' nascondere dietro un'associazione antimafia assegnando a questa un locale non usufruibile, non accessibile e mai consegnato concretamente''.
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