STRAGE ALCAMO: DOMANI FINISCE REVISIONE PROCESSO, ATTESA SENTENZA A REGGIO CALABRIA IL PG HA CHIESTO L'ASSOLUZIONE DELL'IMPUTATO CONDANNATO ALL'ERGASTOLO Reggio Calabria, 12 feb. - (Adnkronos) - E' attesa per domani la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria nei confronti di Giuseppe Gulotta, oggi 55enne, accusato della strage alla casermetta di Alcamo Marina, in Sicilia. Il fatto di sangue, in cui vennero uccisi i due carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, e' avvenuto il 27 gennaio 1976. I militari furono trovati morti e dai loro armadietti sparirono divise e armi, e altri effetti personali. Gli autori della strage entrarono nella casermetta fondendo la serratura con una fiamma ossidrica. Penetrarono all'interno della struttura e trucidarono Apuzzo e Falcetta, all'epoca poco piu' che diciottenni. Giuseppe Gulotta e' stato condannato all'ergastolo con una sentenza diventata definitiva nel 1990, il suo nome venne fatto da Giuseppe Vesco, un ragazzo fermato con due armi sull'automobile e ritenuto coinvolto nella vicenda. Dopo diversi anni pero' l'ex brigadiere Renato Olino, all'epoca in servizio al reparto antiterroristico di Napoli che si occupo' del caso, si e' deciso a riferire una serie di circostanze che scagionerebbe il condannato. Dopo oltre due decenni di carcere e nove processi, tra rinvii della Cassazione e questioni procedurali, la Suprema Corte nel 2009 ha concesso la revisione del processo. E' la Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria a doversi pronunciare sulla posizione di Giuseppe Gulotta per la strage di Alcamo. Nella requisitoria, per la prima volta il procuratore generale Danilo Riva ha chiesto l'assoluzione dell'imputato, alla luce delle novita' che hanno portato al nuovo processo. Ovvero le dichiarazioni dell'ex brigadiere Renato Olino che ha raccontato dei metodi persuasivi eccessivi, a suo parere, utilizzati all'epoca per estorcere informazioni a Giuseppe Vesco. La svolta alle indagini per la strage fu ritenuta il ritrovamento di due pistole a bordo dell'automobile Fiat 127 del ragazzo di Alcamo che venne fermato dai carabinieri il 13 febbraio 1976. Una delle armi era una Beretta calibro 9, in dotazione alle forze dell'ordine. Il ragazzo disse che doveva solo consegnare le armi sulla spiaggia ma non sapeva a chi e non aveva altre informazioni. A casa sua venne trovato un trapano con una punta in ferro compatibile con i fori che avevano cancellato la matricola della pistola.
MALTEMPO: CALABRIA, CROLLA TETTO TEATRO IN VILLAGGIO TURISTICO (Adnkronos) - E' parzialmente crollato per il peso della neve il tetto del teatro tenda del villaggio turistico Palumbo, nel Crotonese. I vigili del fuoco stanno mettendo l'area in sicurezza. Nel resto della Calabria oggi la situazione e' stabile. Nella notte e' caduta altra neve in Sila e in altre localita' ma senza creare particolari problemi. Anche in provincia di Cosenza, nel basso Ionio e in pre-Sila in particolare, dove nei giorni scorsi si erano registrate parecchie difficolta' a causa del maltempo, la situazione non presenta oggi particolari criticita'. Vigili del fuoco e Protezione civile stanno eseguendo piccoli interventi. Le strade risultano libere. Non sono segnalati al momento problemi di vialibilita'.
'NDRANGHETA:FIGLIO AQUINO SI FRATTURA TIBIA A GARA CALCIO BOSS LATITANTE ARRESTATO DOPO SMS A TV DURANTE PARTITA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 12 FEB - Si e' fratturato tibia e perone durante una partita di calcio, Vincenzo Aquino, di 23 anni, figlio del boss Rocco Aquino, arrestato venerdi' dai carabinieri in bunker della sua abitazione dove stava trascorrendo la latitanza. Gli investigatori sono riusciti a rintracciare Rocco Aquino dopo che questi, domenica scorsa, in occasione di una partita di calcio del Marina di Gioiosa Ionica, squadra che milita nel campionato di promozione calabrese, ha inviato un sms ad una trasmissione televisiva di una emittente locale con il quale contestava l'espulsione dei due figli durante la gara. Ieri a Reggio Calabria si e' svolta la partita di calcio tra il Reggio-Sud ed il Marina di Gioiosa Ionica e, durante uno scontro tra calciatori delle due squadre, Vincenzo Aquino si e' fratturato tibia e perone. Dopo l'incidente in campo c'e' stata una baruffa ed alcuni tifosi del Marina di Gioiosa Ionica hanno invaso il terreno di gioco. Per evitare che la situazione degenerasse sono intervenuti i carabinieri che hanno riportato la calma tra i giocatori ed i tifosi. Vincenzo Aquino e' stato soccorso ed accompagnato in ospedale dove e' stato ricoverato.
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