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mercoledì 11 luglio 2012

Sel: Lo sfascio del modello Reggio, ma la coperta è sempre più corta



E’ una storia triste quella che stiamo vivendo in questo periodo a Reggio. Giorno dopo giorno assistiamo alla débacle del modello Reggio scopellitiano, sempre più evidenti sono le macerie di un sistema che ha annientato Reggio. Per anni la Città ha vissuto ben al di sopra delle proprie possibilità. Ma la coperta oggi è sempre più corta.  Siamo a luglio 2012 e finalmente giunge in aula il consuntivo 2010 certificando 140 milioni di euro di disavanzo. Le dichiarazioni di Arena e dei vari esponenti del centrodestra sembrano deliranti adducendo tesi e congetture come scusanti pur di continuare a mentire, coprire, giustificare quanto è stato commesso in oltre dieci anni ai danni dei reggini. Le verità è una e sola, qualcuno ha abusato della fiducia dei cittadini, ha amministrato la cosa pubblica perseguendo interessi privati, ha scialacquato per ottenere consenso, sperperato, concesso, elargito, consegnato, spartito tramite tutti gli strumenti possibili, dalle società miste alle consulenze a qualsivoglia altro stratagemma. Oggi non possiamo più accettare esternazioni che evocano fantasmi nel tentativo di addossare responsabilità a singole persone. C’è una responsabilità politica ampia e collettiva ed è quella che pesa sulle spalle di questo centro destra che ha governato per oltre un decennio, da Scopelliti ad Arena. Ieri dal centrodestra non è stata proferita alcuna parola concreta e credibile su come poter recuperare questa voragine che si apre sotto i piedi di tutti i reggini. Nel buco non vorremmo finirci noi, noi cittadini. Farfugliare improbabili opzioni quali il recupero dei 22 milioni di euro relativo ai compensi illegittimamente elargiti e incassati dai dipendenti comunali è una fantasiosa elucubrazione mentale, impraticabile quanto l’ipotesi di ripianare il debito con la messa in svendita del patrimonio edilizio, una strada sbarrata dalla legge dello stato. E poi: come riuscire a vendere 100 milioni di euro di patrimonio a tempo di record? A chi e con quali criteri?
Emergono chiaramente il fallimento totale di un modello che ha messo in ginocchio un’intera Città e la totale inadeguatezza di una maggioranza politica sempre più risicata e spaccata che, incapace di trovare altre argomentazioni, in attesa che anche la commissione d’accesso di pronunci circa le possibili infiltrazioni della ‘ndrangheta, teorizza puntualmente un fantomatico nemico della Città.
Ma i nemici di Reggio sono coloro che hanno gestito privatisticamente il bene comune, sono nemici di loro stessi e della loro sorte.


Laura Cirella
Coordinatrice provinciale
Sinistra Ecologia Libertà

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