(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Meno 'azzurri' in corsa verso Londra, 292 contro i 345 di quattro anni fa a Pechino, ma aumentano in percentuale gli italiani naturalizzati, ribattezzati i 'nuovi italiani' o anche i 'Balotelli d'Italia (erano il 6,9% e ora sono l'8,2%) e le donne (il 43,5% contro il 38% delle olimpiadi cinesi). Sono questi i numeri piu' interessanti della delegazione azzurra che tra poco piu' di due settimane dara' l'assalto alle medaglie olimpiche. Fra tutti ne spicca uno, ed e' quello del contributo degli italiani naturalizzati. Perche' se e' vero che saranno 24, esattamente come a Pechino quattro anni fa, e' altrettanto vero che rappresenteranno l'8,2% della delegazione azzurra a Londra, composta da 292 atleti (in forte calo visto che in Cina erano 345, ma pur sempre nella Top Ten mondiale) contro il 6,9% della spedizione a Pechino: un numero ancor piu' indicativo se confrontato allo 0,8% dei naturalizzati tra tutta la popolazione italiana. Un dato, tra l'altro parziale, che non tiene nemmeno conto del contributo di altri atleti della squadra azzurra nati in Italia ma da genitori stranieri, come nel caso della velocista Gloria Hooper, nata a Villafranca di Verona da genitori ghanesi, o del pallavolista Ivan Zaytsev da Spoleto, ma il cui cognome tradisce la nazionalita' russa dei genitori, o della schermitrice Nathalie Moellhausen, milanese, ma con padre tedesco e madre brasiliana. Il gruppo piu' numeroso arriva dall'Est Europa, con ben dieci atleti (tre a testa per Croazia e Ungheria), poi ci sono i quattro azzurri dalla Germania (Josepha Idem in testa), mentre due arrivano dal Sudamerica, altri quattro dal continente africano, tre dal centroamerica (2 cubani e un dominicano) e infine la cinese Wenling Tan Monfardini nel tennistavolo in rappresentanza dell'Asia. La missione sulle pari opportunita' e' quasi raggiunta, almeno questo e' il dato che emerge dalla percentuale di donne presenti nella delegazione azzurra per i giochi di Londra: salita al 43,5% (ma sono al 51,5% della popolazione complessiva), e migliorando cosi' il record di Pechino nel 2008 (38%). Numeri in costante crescita da Barcellona in poi (nel '92) e quasi raddoppiato in 20 anni. Tra gli altri dati significativi ci sono le 16 donne sposate (otto delle quali hanno figli) che fanno aumentare la crescita nella percentuale di ragazze che abbinano famiglia e sport, e i 26 uomini sposati (12 con figli), a conferma che la carriera degli sportivi si e' allungata. Di certo, la pattuglia azzurra e' molto variegata e diversificata. Per quanto riguarda invece il rapporto tra la distribuzione della popolazione italiana in scala regionale con il numero degli atleti che andranno a Londra: e' la Lombardia a farla da padrona con ben 49 qualificati (il 18,4% contro il 15,8% della popolazione lombarda), davanti a Lazio (13,9% contro 9,3%) e Toscana (10,5% contro 6%), mentre spicca il differenziale negativo di Campania (7,5% contro 10,1%), Sicilia (5,6% contro 8,8%), Piemonte (4,1% contro 7,2%), Puglia (3,7% contro 7,1%) e Calabria (0,7% contro 3,5%), a conferma di una maggiore difficolta' ad emergere nel sud dell'Italia, confermata dall'assenza di Basilicata e Molise.
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