La Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria,
On.le Marilina Intrieri, lancia l’allarme su un tangibile “rischio negazione
diritti all’assistenza, al mantenimento, all’educazione, all’istruzione degli
alcuni minori ospiti, a vario titolo” di Case Famiglia. Con una missiva
indirizzata al Presidente della Regione, al Dipartimento 10, Settore Politiche
Sociali, al Sindaco del Comune di Scandale (KR) e al Presidente del Tribunale
per i minorenni di Catanzaro, la Garante segnala con forte preoccupazione la
sospensione del pagamento delle somme erogate dalla Regione quale contributo
relativo alle rette dell’anno 2011 per prestazioni rese in favore di minori
(Decreto n. 942 del 31.01.2012, mandato di pagamento 3322 del 14.02.2012).
Nella lettera viene anche prospettato il pericolo che minorenni e adolescenti
ospiti di Casa Famiglia possano essere oggetto di un “ricollocamento amministrativo”,
finendo cioè spostati presso altre strutture. Marilina Intrieri, che trasmette
per conoscenza la sua missiva anche al Prefetto di Crotone, alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunita’ e al Garante Nazionale
per l’infanzia e l’adolescenza, si riferisce al “caso” della Casa Famiglia “San
Renato” sita a Scandale dove l’Amministrazione comunale avrebbe sospeso i
pagamenti delle somme erogate dalla Regione e dove la soluzione individuata
consiste in “un ricollocamento ‘amministrativo’, in uno spostamento dei minori
presso altre strutture”.
Marilina Intrieri, che bolla tale soluzione (“uno spostamento
repentino appare di certo non consono al superiore interesse del minore”),
evidenzia che “la situazione rappresentata si pone quale grave rischio per
l’attuazione dei diritti al mantenimento, istruzione ed educazione dei minori
atteso che stante l’assenza di fondi, la case famiglia non sono più nelle
condizioni di garantire i servizi cui sono preposte ai minori soggiornanti”. E
c’è di più. “Per quanto esposto– scrive la Intrieri –, anche ai fini della
realizzazione del principio del buon andamento e dell’ economicità della P.A.,
si sollecitano i destinatari della presente a collaborare nell’individuazione
di una soluzione comune che realizzi l’interesse ed i diritti dei minori
ospitati nelle predette strutture.” La Garante conclude ammonendo: “Si invitano
e diffidano altresì dette strutture dal compiere atti –di qualsiasi genere o
natura- che producano lesione dei fondamentali diritti dei minori come il
diritto alla salute, al mantenimento, educazione, istruzione e dignità della
loro persona.
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