Alle prime ore del mattino di
oggi, in Gioiosa Jonica, Grotteria e Mammola (RC), i Carabinieri della
Compagnia di Roccella Jonica (RC), davano esecuzione al decreto di sequestro
beni emesso il 17 maggio 2012 dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione -
di Reggio Calabria in base alle normative antimafia (art. 20 D.Lsg
n.159/2011), nei confronti del più volte indagato per reati
associativi finalizzati al traffico di sostanze stupefacenti BRUZZESE Vincenzo[1], appartenente alla ‘ndrangheta nella sua articolazione locale denominata
cosca “URSINO’, con base operativa in Gioiosa
Jonica (RC), ma con estese ramificazioni anche nel nord/Italia (in particolare
Torino e suo hinterland) ed all’estero.
Nella fattispecie, veniva sequestrata
la villa di residenza dell’interessato, nel cui giardino sono presenti piante
pregiate ed il cui perimetro è protetto da un sofisticato sistema di video
sorveglianza a circuito chiuso, del valore complessivo di oltre 300.000,00 euro, all’interno del quale, tra l’altro, in data 28.03.2006, nel corso di un’operazione
dei Carabinieri, venne scovato anche un rifugio bunker.
Con lo stesso provvedimento
veniva disposto il sequestro di:
-
un appartamento situato al quarto
piano di un fabbricato a sei piani fuori terra ubicato in Grotteria Mare (RC),
intestato alla madre ZAVAGLIA
Giulia classe 1933, del valore approssimativo di euro 80.000;
-
un appezzamento di terreno di mq 2000
ubicato in agro di Mammola (RC), intestato alla moglie DIANA Susanna classe 1972, del valore di euro 20.000,00 circa;
-
un’autovettura marca BMW serie 3 del
valore di euro 30.000,00, intestata alla moglie DIANA
Susanna.
-
un c/c bancario cointestato con la moglie Diana Susanna
dell’ammontare di euro 10.000.
Il decreto di sequestro trae
origine da un’articolata indagi ne
patrimoniale sviluppata dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica
nell’anno 2011. I militari, esaminando attentamente il patrimonio del Bruzzese,
constatavano che detti beni potevano costituire il reimpiego dei profitti delle
attività criminose commesse dal BRUZZESE Vincenzo, evidenziando altresì una netta
sproporzione tra quanto ufficialmente dichiarato dallo stesso ed il patrimonio
nella disponibilità della famiglia. Il minuzioso lavoro ha permesso di
raccogliere gli elementi contenuti nella richiesta per l’applicazione della
misura. La Procura della Repubblica di Reggio Calabria, concordando pienamente
con l’attività svolta dai Carabinieri, avanzava richiesta alla competente
Sezione misure di prevenzione del Tribunale reggino che emetteva il
provvedimento.
Il destinatario, sin dalla
giovane età, ha indirizzato i propri interessi nel settore del malaffare e,
soprattutto, in quei circuiti criminali che si occupano del traffico e spaccio
di droga. Diverse sono le inchieste giudiziarie riguardanti il traffico e
spaccio di droga in cui è rimasto coinvolto, tra le quali spiccano:
l’operazione “TSUNAMI 2” , sviluppata dal Reparto Operativo
presso il Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, che si
concretizzava con l’emissione di OCC in carcere emessa dal GIP DDA di Reggio
Calabria il 28.03.2006 per il reato di cui all’art. 73 del DPR 309/1990; l’operazione
“TSUNAMI 3” portata avanti dal medesimo Reparto, da cui
scaturiva un’altra OCC in carcere per il
reato di cui all’art. 73 e 74 del DPR 309/1990; l’operazione “Black And Withe” della Compagnia
Carabinieri di Villa San Giovanni (RC), sfociata con OCC in carcere emessa il
02.10.2008 dal GIP DDA di Reggio Calabria per associazione a delinquere
finalizzata al traffico e spaccio di droga e per ultimo operazione “CRIMINE 3” da cui nasceva l’OCC in carcere emessa il
06.07.2011 dal GIP DDA di Reggio Calabria in ordine agli stessi delitti.
[1] nato a Torino il 24.11.1966, residente a Gioiosa Jonica
(RC) C/da Bernagallo nr.16/A, in atto detenuto per spaccio e traffico di
droga;.
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