(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 25 LUG - ''Grazie ai contenuti normativi del pacchetto sicurezza, approvato unanimemente dal Parlamento nel 2008, e' stato possibile raggiungere questo importante risultato. Il lavoro sinergico e gli incroci investigativi dei carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza, hanno fatto il resto''. Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone incontrando i giornalisti per illustrare i risultati della maxi confisca nei confronti della cosca Alvaro di Cosoleto. ''Vincenzo Alvaro e Damiano Villari, un rispettabile barbiere di Cosoleto - ha aggiunto Pignatone - avevano spostato il raggio dei loro interessi legali dal 2001 a Roma e nel Lazio, riuscendo lentamente ad acquisire, con sofisticate operazioni finanziarie, numerosi locali rinomati, come lo storico 'Cafe' de Paris'. La lente di ingrandimento degli investigatori, pero', e' riuscita a sezionare l'insieme delle attivita' di questo agguerrito gruppo della ndrangheta, smantellandone il sistema di riciclaggio''. ''E' il coronamento di uno sforzo investigativo, che il Tribunale ha riconosciuto nella sua interezza - ha aggiunto il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Alberto Reda - e abbiamo scoperto ingenti quantitativi di danaro contante su conti correnti e cassette di sicurezza nella disponibilita' di Vincenzo Alvaro, grazie anche alle informazioni acquisite da alcune societa' di intermediazione del credito''. La Guardia di Finanza, grazie al controllo approfondito delle posizioni fiscali e tributarie del 'sistema Alvaro', ha scoperto le attivita' plurime del gruppo malavitoso.
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