"Ebbene, questa elezione ha svelato e confermato – afferma l'avv. Giuseppe Morabito – l'esistenza dell'inciucio in atto tra il centro destra e il cosiddetto polo civico che vede aggregati l'ex Presidente Pietro Fuda (Sud per l'Autonomia), Francesco D'Agostino (A testa alta), Luigi Giugno (Polo di centro) e Domenico Fedele (Lista Fuda Presidente)".
"L'elezione di Giovanni Nucera (Sinistra Ecologia e Libertà) è avvenuta – prosegue il capogruppo provinciale del Pd - grazie al sostegno dei quattro rappresentanti del Polo civico ed al voto del consigliere Pri Rocco Sciarrone, che pur essendo rappresentante della maggioranza, ha motivato il suo voto con una "antica e lunga amicizia" con Nucera. Una motivazione strana, se consideriamo la differenza d'età tra i due consiglieri in oggetto. Ma tanto è bastato per consentire – prosegue l'avv. Giuseppe Morabito – che si consumasse l'ennesima beffa verso l'unica e legittimata "opposizione" presente in Consiglio: quella rappresentata dai consiglieri del Pd e da Rifondazione Comunista. Tralasciando la legittimità di tale procedura – prosegue Morabito – l'elezione di Nucera si presenta, però, estremamente inopportuna sul piano politico, perché ha consentito di 'far fuori' da una carica, solitamente riservata ad un rappresentante dell'opposizione, il legittimo destinatario che l'unica e sola "opposizione" presente in Consiglio aveva indicato nel consigliere Gregorio Frosina".
"Ma quel che appare più stravolgente – argomenta ancora l'avv. Giuseppe Morabito - sono le dichiarazioni di voto rese in aula sulle linee programmatiche del Presidente Giuseppe Raffa, che hanno visto l'astensione dell'ing. Pietro Fuda, ed il voto contrario… Si, proprio così, – sottolinea Morabito – contrario, dell'appena eletto, grazie ai voti di un rappresentante della maggioranza, consigliere Giovanni Nucera, di sinistra Ecologia e Libertà. Una situazione che ha svelato il meschino gioco delle parti che maggioranza di centrodestra e minoranza, ma non opposizione, del Polo civico, hanno portato avanti per impedire una più giusta ed equilibrata rappresentanza all'interno del Consiglio provinciale. Sarebbe opportuno a questo punto – conclude l'avv. Morabito – capire quali logiche guidano l'azione politica del rappresentante di Sel in Consiglio provinciale, se ispirate ad un corretto e disinteressato agire politico o se rispondono a personali esigenze di accaparramento di "posizioni", come peraltro già avvenuto in periodo elettorale".
Avv. Giuseppe Morabito
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