"Il cammino della fede in Aspromonte" è stato al centro di un vertice, svoltasi nell'aula consiliare del comune di Bova, a cui hanno preso parte rappresentanti dei comuni di Roghudi, Africo, Samo, Bova, Sant'Agata, Palizzi; dell'Amministrazione Provinciale con l'assessore Eduardo Lamberti Castronuovo; della Comunità Montana "Area Grecanica", guidata dalla presidente Angela Zavettieri; del Dipartimento PAU dell'Università Mediterranea, con il coordinatore della "Spring school 2011", Maurizio Malaspina. Si è trattato di un lavoro propedeutico alla firma di un protocollo d'intesa tra i comuni in questione, il Parco Nazionale d'Aspromonte, la Provincia e l'Università per l'attuazione del progetto "Il cammino della fede", ritenuto strategico " per lo sviluppo dei territori del Parco e per valorizzare l'importante patrimonio storico, culturale e ambientale che questo territorio possiede e custodisce". L'idea del protocollo segue l'iniziativa messa in cantiere lo scorso anno dall'Ente Parco che aveva organizzato un itinerario turistico – religioso, tra Bova e la Certosa di Serra San Bruno, con tappe presso i principali luoghi di culto del monachesimo bizantino. Nel corso dei lavori sono stati individuati gli interventi del primo lotto funzionale del progetto, da inserire nel protocollo, relativo al percorso tra Bova e Polsi. In particolare: il potenziamento del quadro conoscitivo funzionale all'implementazione dell'iniziativa; la definizione del progetto di prodotto, correlato dai piani di gestione e di comunicazione dell'offerta; la predisposizione del sistema di accoglienza lungo il "Cammino della fede", attraverso il recupero dei caselli forestali situati tra Bova e Polsi e la porta del Parco di località Carrà nel comune di Africo; il potenziamento del sistema di fruizione attraverso interventi sulla viabilità e sul quadro informativo territoriale; il potenziamento dell'offerta attraverso la valorizzazione e il recupero di siti di grande interesse ricadenti nel territorio di Africo: la Chiesa di San Nicola di Africo Antico con la creazione del "Museo del pellegrino dall'Aspromonte a Bisanzio", il Santuario di San Leo. Il progetto prevede altresì la creazione di un museo di arte sacra a Polsi. Nella proposta di protocollo c'è anche la nascita di un laboratorio territoriale in grado di potenziare l'offerta integrata "Cammino della fede", allargando il quadro di interventi ad altri centri storici e all'importante patrimonio presente, direttamente o indirettamente, lungo l'itinerario. Nel corso del suo intervento, l'Assessore Eduardo Lamberti Castronuovo ha espresso viva soddisfazione per l'iniziativa ed ha rilevato che l'Amministrazione provinciale ha in cantiere altre iniziative in grado di supportare il progetto. In particolare con l'organizzazione delle settimane archeologiche. Al termine dei lavori, tutti gli intervenuti, hanno approvato la bozza del protocollo d'intesa che sarà trasmessa all'Ente parco d'Aspromonte.
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Il nuovo stabilimento termale di Antonimina, che da pochi giorni ha avviato la stagione, è stato al centro di una visita del Presidente dell'Amministrazione Provinciale Giuseppe Raffa e dei componenti della Giunta dell'Ente di via Foti. A guidare la visita il sindaco di Antonimina Luciano Pelle e i membri del Consiglio di amministrazione della struttura. La delegazione ha avuto modo di visitare i locali che da qualche giorno hanno avviato l'attività e le strutture ancora da completare. Al dott. Raffa e ai suoi assessori sono stati illustrati anchei progetti del futuro "Villaggio Termale". "Senza dubbio – ha detto il Presidente Raffa – ci troviamo di fronte ad una struttura importante dal punto di vista socio – sanitario che, al momento, appare come una sorta di cattedrale nel deserto. Bisognerebbe implementarla dal punto di vista della recettività e dell'offerta dei servizi. Le proposte che mi sono state illustrate sono condivisibili. Sarebbe, comunque, preferibile che attorno a questi percorsi, che diventeranno virtuosi e realizzabili con il coinvolgimento di privati con buone capacità economiche, si sviluppasse un turismo termale che non sia soltanto locale che, per quanto importante, rimarrebbe asfittico. Immagino l'ipotesi di far venire , durante il periodo invernale, russi, tedeschi, finlandesi che potrebbero trovare nelle acque termali di Antonimina un valido ristoro. L'obiettivo – ripeto - diventa strategico con il coinvolgimento di privati. Le terme possono diventare un volano di sviluppo per l'intera Locride, anche in termini di valorizzazione turistica del territorio".Il sindaco di Antonimina, da parte sua, ha rilevato che "con Raffa è stata trovata una certa sinergia" e che il Presidente "è rimasto abbastanza soddisfatto di questa realtà che vogliamo inserirla in un sistema turistico mare – monti. Le terme sono una risorsa per tutto il comprensorio".
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Una nuova seduta del Consiglio Provinciale è stata convocata, dal presidente dell'Assise Antonio Eroi, per le ore 15,30 di mercoledì 27 luglio, nell'aula delle adunanze della sede dell'Ente di via Foti. All'ordine del giorno dei lavori figurano l'approvazione del verbale della seduta precedente; l'elezione dell'Ufficio di presidenza; l'approvazione del rendiconto di gestione; la discussione sulle linee programmatiche del Presidente Giuseppe Raffa; le modifiche e l'integrazione al regolamento per il funzionamento del Consiglio provinciale; la nomina dei componenti delle Commissioni consiliari.
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